CASERTA, CONSORZIO GEOECO. BRANCACCIO: 'OPERAZIONE SCHIFEZZA'
Data: Sabato, 09 settembre @ 19:53:12 CEST
Argomento: Politica




“Nell’attesa della definizione delle inchieste in corso al Consorzio GeoEco, su fatti precisi da me pubblicamente denunciati all’autorità giudiziaria, mi ero imposto un silenzio stampa su tutto quanto concerne l’attività al consorzio stesso. Mio malgrado devo però interrompere questo silenzio avendo appreso che per il lunedì prossimo è stato convocato un consiglio di amministrazione che dovrà cooptare i componenti sindaci dimissionari perché incompatibili. Si consumerà dunque un’ennesima “operazione schifezza” sotto il profilo etico, politico e morale dal momento che le rotazioni avverranno in dispregio a qualsiasi confronto e metodologia politicamente corretta. Ognuno dei sindaci dimissionari indicherà lui stesso un sostituto come se la gestione del consorzio dipendesse da un criterio ereditario. Un fatto grave che non troverebbe spazio neanche in una monarchia assoluta. Da tempo in tutte le sedi contesto il pseudo accordo politico – istituzionale che ha generato questo terribile guazzabuglio che con il procedere del tempo peggiora sempre più. L’ho fatto per l’ennesima volta di recente in una riunione dei vertici del mio partito. Evidentemente, però, chi ha il dovere politico di evitare queste derive, perché impegnato dai troppi incarichi, facilmente si distare e lascia che tutto scorra purchè nessuno miri alla sua collezione di poltrone pregiate. Devo pubblicamente riconoscere al solo compagno e sindaco Enzo Iodice, da buon e responsabile dirigente politico, di aver messo in campo, purtroppo invano, un intenso lavoro affinché si evitasse la realizzazione di questa ennesima “operazione schifezza”. Se proprio si vuole fare riferimento al discutibile pseudo accordo politico – istituzionale, sostenuto dai segretari provinciali originali e falsi (come dimostra qualche firma non autografa), si deve ricordare che esso tra l’altro prevedeva: il risanamento delle gestione fallimentare e immorale del precedente CdA; il rilancio dell’azione del Consorzio con la conseguente adozione di un adeguato piano industriale; modifiche allo statuto; e soprattutto nessun compenso ai sindaci componenti del CdA in quanto le casse erano prossime alla bancarotta. Credo, mio malgrado, che invece sia stata proprio la non modesta indennità mensile a tenere blindato trasversalmente l’accordo. Nonostante la permanenza dei sindaci nel Cda rappresentasse una violazione di legge, viste le norme sull’incompatibilità al cui pieno rispetto ha fatto appello finanche il Prefetto. Non è giusto chiedersi perché si debba continuare a tenere in piedi un CdA “incompatibile”? Condizione insostenibile non solo sotto l’aspetto formale ma anche sotto quello sostanziale se si considera che nessuno dei punti dell’accordo è stato concretizzato. Dunque credo che la procedura più giusta sia quella della convocazione di un’assemblea dove i sindaci dei 26 comuni del Consorzio possano tranquillamente analizzare e confrontarsi sulle emergenze ambientali del nostro territorio; sulla situazione economica del Consorzio; sul futuro delle centinaia di lavoratori dello stesso consorzio; sulle bassissime percentuali di raccolta differenziata nei nostri Comuni e, soprattutto, sul quasi sicuro commissariamento della GeoEco. Possibilità quest’ultima che anche alla luce di quest’ennesima “operazione schifezza” si rende quanto mai necessaria e improrogabile. Personalmente, nella prossima settimana, mi recherò dal Commissario Catenacci per invocare, con dati alla mano, il commissariamento del Consorzio. Credo nel suo buon senso e, quindi, in un’immediata adozione delle procedure di commissariamento. In mancanza della quale sarò costretto a denunciare nelle sedi opportune questi gravi inadempimenti. Gli autori di queste gestioni sono degli irresponsabili perché non si rendono conto del grave deficit economico in cui versa l’azienda, un tempo riferimento di quanti operano nel settore. Sono fiducioso nell’opera del Commissario e in quella della Magistratura che sta conducendo un’attenta indagine sugli sprechi e clientele sperperi compiuti al Consorzio. E’ giusto che questa trasversalità immorale e senza nessun fondamento politico abbia fine. Mi spiace costatare che trova complicità anche nei vertici del mio partito che non esiterò nelle sedi proprie a contestare affinché il Consorzio sia gestito e rilanciato in un’ottica moderna e rispettosa di quei lavoratori che quotidianamente si adoperano senza risparmiarsi per tenerlo, nonostante lo squallore di chi lo gestisce, a dei livelli competitivi”. (9 settembre 2006-19:52)





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