CASERTA, SETTEMBRE AL BORGO: I GAZZE' SUL PALCO, DIARIO E ANTICIPAZIONI
Data: Martedì, 05 settembre @ 16:30:04 CEST
Argomento: Spettacoli




Com’è nello spirito di Settembre al borgo, anche domani andrà in scena – nella suggestiva cornice del teatro della Torre – un unicum, ideato apposta per la trentaseiesima edizione del festival. Alle venti e trenta, dopo la consueta introduzione di Domenico Trotta (il detenuto che invita alla riflessione con un aforisma sulla libertà), i riflettori si accenderanno su Max e Francesco Gazzè. Il primo non ha bisogno di presentazioni: cantautore romano, 39 anni, con la sua originale capacità narrativa, si è imposto al pubblico a Sanremo nel 1999 con il brano Una musica può fare. Francesco è suo fratello maggiore: classe 1966, è poeta, scrittore e paroliere di Max. A Casertavecchia trentasei i due si presenteranno con tutto quello che sanno fare: con le canzoni il primo, con le parole il secondo. I ruoli saranno intercambiabili per uno spettacolo che, come tutti quelli in cartellone quest’anno, non ci sta a chiudersi in una definizione. Ad accompagnare l’inedito duo ci sarà la Camera migliore, formazione toscana prodotta da Carmen Consoli, con la partecipazione di Elisabetta Salvatori, cantastorie di razza. Di nuovo il teatro della Torre si riempirà di parole, note e altro ancora… Fitto anche il cartellone degli eventi gratuiti. Nella chiesa dell’Annunziata, dopo il successo delle prime due serate, continua Vicolo corto, la rassegna di corti d’autore. In programma Langue doc, selezione di documentari brevi. Ad animare la piazza sarà invece Domenico Lannutti, attore e interprete di una comicità mai banale che presenta al pubblico un monologo dal titolo: Quando non c’è più Scampo ci mangiamo la Seppia! La piece parla di un uomo confuso, frastornato di fronte a un mondo impazzito, lui è un integrato-disintegrato, un consumatore-consumato, un uomo che cerca di stare al passo con il mondo..ma non ce la fa! E’ come se tutti corressero con le Adidas e lui dietro con un paio di infradito! Cerca di trovare dei punti fissi, ma non li trova.. Cerca di trovare una donna fissa, ma non la trova.. Cerca anche di trovare un lavoro fisso.. ma questo forse non lo vuole. E allora comprende che, in fondo, nella vita non è importante trovare quanto piuttosto cercare…e comunque vada è meglio essere schiacciato dall’evidenza che da un tir, è meglio essere divorato dalla passione che da Hannibal, ma soprattutto è meglio essere avvelenato dal sospetto che da una cozza andata a male.

Diario di Borgo, Vicoli e Corti

Chiuso il teatro della Torre per la morte improvvisa del bassista di Carmen Consoli e il conseguente annullamento del concerto, per un giorno il festival si trasferisce interamente tra i vicoli di Casertavecchia, proponendo al pubblico – numeroso, nonostante il giorno feriale – un’immagine del tutto inedita dei luoghi del borgo. La novità principale sono gli schermi ultrapiatti alle pareti medioevali della chiesa dell’Annunziata, dove va in scena la prima serata di Vicolo corto, rassegna di cortometraggi d’autore. Per il debutto, sei i titoli in programma, firmati da nomi illustri: da Salvo Cuccia a Cesar Meneghetti. La chiesa è piena di gente: posti in piedi per quello che – il direttore artistico Casimiro Lieto – considera un test di notevole importanza: “Il titolo – spiega – è poco provvisorio e molto provocatorio. L’idea è che tutta Casertavecchia possa, in futuro, diventare una grande e suggestiva pinacoteca multimediale. Ogni singolo vicolo potrebbe essere lo scenario per un corto d’autore”. Oggi si replica con una rassegna di corti di fiction, sintetizzata nel titolo della serata: Less is more! Questi i titoli in programma: Oltre di Danilo Cataldo; Stai calmo di Alfio D’Agati; El Camion di Vincenzo Andrietti; Giornata tipo n. 1 di Rossella Serri; L’urlo di Francesco Ciccone; Sabato sera di Danilo Monte. L’idea di una rassegna di questo genere è nata dalla passione di Casimiro Lieto per il cortometraggio. Lieto, lo scorso 16 luglio, ha realizzato per Rai Uno lo speciale Ciack, si legge: una sequenza di corti, ciascuno della durata di due minuti, in cui si raccontavano le trame di libri famosi. Dal successo di quell’esperienza è nata l’iniziativa Vicolo Corto, realizzata grazie anche al contributo di Alessandro Ferrara, giovane film maker: “Settembre al borgo – commenta Ferrara - è una vetrina importante per il cortometraggio. E’ l’occasione per promuovere e far conoscere anche autori stranieri e per divulgare il genere del linguaggio breve, che significa libertà di espressione”. Grande successo di pubblico anche in piazza. Corrado Nuzzo e Maria Di Biase divertono con lo spettacolo Burlesque: commedia dell’assurdo per due attori e pochi neuroni. La coppia, che passa senza colpo ferire dal cabaret al teatro dell’assurdo, è avvolta dagli applausi e dalle risate degli spettatori. La piazza è piena, l’atmosfera è quella di una sera di festa e non sembra affatto lunedì: Settembre al borgo tiene accese le luci del borgo antico fino a tardi. E i riflettori sono puntati su questo angolo medioevale e sui tanti nomi celebri che si susseguono al teatro della Torre. Che potrebbe prepararsi ad accogliere altre sorprese, altri incontri insospettabili… Parole, note e altro ancora, com’è nello spirito di questa edizione. Alla libertà sono dedicate le frasi impresse sul registro-diario di Settembre al borgo. Scrive Rosa: “Non pentirti di quello che hai fatto, se quando lo hai fatto eri libero”. (5 settembre 2006-16:30)





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