SPETTACOLI, SETTEMBRE AL BORGO: IN SCENA C'E' SABINA GUZZANTI
Data: Venerdì, 01 settembre @ 15:39:54 CEST
Argomento: Spettacoli




Un anno fa Sabina Guzzanti era a Venezia per il Festival del Cinema. Dodici mesi dopo è ancora a un festival, questa volta a Caserta: ospite attesissima della trentaseiesima edizione di Settembre al borgo. Un anno fa, in Laguna, quindici minuti ininterrotti di applausi accoglievano il suo Viva Zapatero!. Dodici mesi dopo, all’ombra della Torre dei Falchi, si prevede il tutto esaurito: una platea pronta a tuffarsi nella satira dell’artista romana ma, soprattutto, a riflettere sul senso della libertà. Quella libertà che è il filo conduttore della rassegna: libertà di essere, fare, esprimersi… All’uscita di Viva Zapatero! , la Guzzanti spiegava che l’idea di questo documentario (Nastro d’argento a Venezia) le era venuta “quando il giudice ha stabilito che la querela contro Raiot era priva di fondamento”. Il bavaglio imposto alla sua trasmissione, dopo una sola puntata andata in onda, è stato l’input per capire come funziona la satira nel resto del mondo: “E’ stato importante verificare che le restrizioni della libertà di espressione riguardano solo l’Italia”. A Caserta, la Guzzanti potrà esprimersi: liberamente… Introdotta da Domenico Trotta, detenuto del carcere di Santa Maria Capua Vetere, qui in veste di Caronte nell’universo delle libertà. Trotta, prima dello spettacolo (previsto come tutti gli appuntamenti in cartellone alle venti e trenta), leggerà una frase, che sarà – perché no – anche il pretesto per un fuoriprogramma: un dialogo con l’artista o forse un duetto. Settembre al borgo è parole, note e altro ancora. Allora l’altro è anche uno spettacolo che fugge qualsiasi etichettatura per prendere forma così, all’improvviso: come viene. L’appuntamento con Sabina Guzzanti inizierà con la proiezione di Viva Zapatero!. Per la prima volta, il grande schermo entrerà nella cornice medioevale del borgo. Un debutto in grande stile: Viva Zapatero!, infatti, ha vinto il premio del pubblico al Trastevere city film festival, rassegna organizzata il mese scorso a Roma dal regista Michael Moore. Dopo Zapatero (che è anche il titolo dello spettacolo), ci sarà una conferenza a briglia sciolta in cui l’artista, affiancata dal critico cinematografico Luca Bandirali, parlerà del fiume in piena di reazioni che l’hanno travolta. L’altra faccia del cartellone - quella degli spettacoli gratuiti che trasformeranno il borgo antico, riempiendolo di sapori nuovi e colori differenti – vedrà in strada il Circus Barnum. Circenserie ed altre improvvisazioni, frammenti di circo (e non solo) che caleranno, magicamente e per una sera, Caserta vecchia in un’atmosfera dalle tinte felliniane. Federico Fellini andava al circo di nascosto e assisteva agli spettacoli con morboso turbamento e rara felicità: sotto il tendone, ogni artista trovava il suo spazio e riconquistava la libertà. Il circo per Fellini sono essenzialmente i clown: sono Zampanò e il matto, sono Ginger e Fred. Per il Circuì Barnum il clown è Giovanni Ferma, capocomico in frack. Al suo fianco, il campione del mondo di ginnastica acrobatica Boris Betzov e Silvia&Nacho, giocolieri. Insieme riempiranno il borgo e il circo non sarà più un sogno da vivere di nascosto. Il circo invaderà vicoli e strade grazie anche alle performances di numerosi artisti di strada (lista completa in allegato), che appariranno all’improvviso agli occhi dei passanti: mimi, musicisti, cartomanti e giocolieri. 81° settembre 2006-15:40)





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