Casertasette - CASERTA, CRIMINE. VENTRE: 'UN CONSIGLIO COMUNALE SUL PROBLEMA'

(di Riccardo Ventre, Eurodeputato) - Ancora una volta siamo costretti a tornare su uno dei punti che è stato fra i più centrali della nostra campagna elettorale. E la campagna elettorale stessa, com’è noto è, stata caratterizzata da fortissimi condizionamenti criminali sui quali sta indagando l’Autorità Giudiziaria. Ma noi dobbiamo ben capire se vogliamo combattere veramente il crimine e non soltanto costruire delle nostre carriere politiche su un professionismo di facciata dell’anticamorra. La sola opera di contrasto, che egregiamente è posta in essere quotidianamente dalle forze dell’ordine, non è per niente sufficiente a debellare il crimine. E’ come se si volesse riempire il famoso secchio senza fondo per cui le stesse forze di polizia, alla fine, restano demotivate perché il loro lavoro diventa senza fine. Ecco che occorre la politica. Gli enti locali di oggi non sono più quelli disegnati da Giolitti o prima ancora. Oggi comune e provincia dovrebbero concorrere insieme allo Stato, e con un’azione politica oculata, a rendere migliore la vita dei cittadini. E l’esigenza oggi più avvertita dal cittadino è proprio quella della sicurezza. Si sono posti comuni e provincia questi obiettivi immediati, ripeto immediati? Non com’è avvenuto con l’emergenza rifiuti risoltasi quasi per inerzia dopo che avevamo assistito a mesi di cumuli in tutta la città. Quando il sindaco dice che vuole colloquiare con i cittadini che cosa intende? Forse domandare se la mattina gradiscono il caffè od il the. Si colloquia con i cittadini in primo luogo attraverso il maggior organo democratico rappresentativo, ossia il consiglio comunale, e così questa maggioranza, come è stata costretta a riunire il consiglio comunale solo su richiesta formale della minoranza, così aspetterà un’altra richiesta nostra, che non mancherà, per convocare il consiglio che si occupi di questa recrudescenza di atti vandalici e criminali nella nostra provincia. Questa è notte fonda, non l’alba tanto decantata in campagna elettorale dall’attuale maggioranza. No questa è notte fonda. (20 agosto 2006-10:30)