CASERTA, VENTRE: LE ISTITUZIONI HANNO DIMENTICATO GLI UNIVERSITARI
Data: Sabato, 12 agosto @ 19:34:06 CEST
Argomento: Università




(di Riccardo Ventre, Europdeputato) - Siamo quasi alla fine delle vacanze e all’Università sono in piena attività per gli adempimenti necessari per il regolare funzionamento dell’inizio dell’anno accademico. Così pure le famiglie, alle prese con le scelte da fare, l’organizzazione da darsi in conseguenza delle nuovo status di studenti universitari dei figli e naturalmente, in un periodo di crisi economica, con i costi che diventano sempre più pesanti da sostenersi. A fronte di questo mondo in fermento attivo vi è la stasi completa degli Enti locali, provincia e comune che pur dovrebbero, com’è avvenuto per il passato, aiutare le famiglie per l’Università stessa a svolgere tutta l’attività collaterale, soprattutto di supporto di studenti, di famiglie, e di docenti, e che invece ignorano, al di là delle vuote affermazioni di principio, l’esistenza in questa città ed in questa provincia di un’Università che pur in pochi anni di vita si è posta all’attenzione nazionale ed internazionale del mondo scientifico. Politica dei trasporti, per raggiungere le sedi universitarie, collegamento delle varie sedi fra loro, politica degli alloggi, sia degli studenti sia dei docenti che in questo modo sarebbero più attratti per l’insegnamento nella nostra Università, sostegno per l’acquisto dei libri, sostegno per il pagamento delle tasse scolastiche, borse ed assegni studi per giovani laureati e tanto altro potrebbero fare la Provincia (che già lo ha fatto ampiamente nel recente passato quando era guidata dal centro destra) ed i comuni sedi delle facoltà universitarie. Sarebbe opportuno che la provincia, i comuni di cui innanzi il Rettore ed i presidi delle facoltà si riunissero con i rappresentanti degli studenti per concretizzare al più presto delle azioni tese allo sviluppo della ricerca e della didattica favorendo gli studenti ed i neo laureati più capaci della nostra provincia; sarebbe opportuno, forse indispensabile, che nei singoli bilanci di previsione di tali enti, per il prossimo anno, fossero previste delle somme adeguate per le necessità anzidette; sarebbe necessario, cosa importante anche se può sembrare un dettaglio, che si affrontasse finalmente con serietà e con la determinazione di giungere ad una conclusione, il nome da dare alla nostra Università, un nome che senza disconoscere l’antica matrice napoletana degli studi universitari, richiami la specificità della cultura e della storia della nostra provincia e ciò anche perché quasi tutte le nostre facoltà hanno raggiunto un’autonomia scientifica particolare, che può ben prescindere oramai dall’ateneo napoletano. Basti pensare, ma non è l’unica, alla facoltà di Alti Studi Politici Jean Monnet che nel suo settore si è imposta all’attenzione del mondo scientifico ed accademico italiano e straniero. Prima con l’eccezionale suo fondatore Prof. Gaetano Liccardo poi con l’attuale Preside Gianmaria Piccinelli e con tutto il corpo docente e non che lavora per lo sviluppo della facoltà. Ma punte di eccellenza di grande si ritrovano anche in tutte le altre facoltà del nostro ateneo. E’ quindi indispensabile che comune e provincia si rendano consapevoli del ruolo da svolgere ed agiscano in conseguenza. (12 agosto 2006-19:30)





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