CASERTA, TRUFFA SU PRODOTTI AGRICOLI: ARRESTI PER 3 INGEGNERI DI SALERNO
Data: Martedì, 25 luglio @ 15:52:13 CEST
Argomento: Cronaca




All’alba di martedì 25 la Guardia di Finanza di Aversa ha eseguito 5 ordinanze di custodia di cui 4 agli arresti domiciliari ed una in carcere nei confronti di altrettanti soggetti coinvolti in una truffa ai danni di vari enti pubblici. Sono stati necessari circa due anni di indagine per ricostruire il puzzle di illeciti che ha permesso di realizzare la truffa milionaria. Una cooperativa fantasma, fatture false scambiate con numerose società, contratti falsi e la compiacenza di una commissione di verifica sono gli ingredienti del crimine che ha alleggerito le casse pubbliche di circa 5 miliardi delle vecchie lire. Il tutto inizia alla fine degli anni 90 quando fu deciso di richiedere un finanziamento per la costruzione di un capannone da parte di una cooperativa agricola con sede in Nocelleto di Carinola che avrebbe dovuto provvedere alla lavorazione, trasformazione, conservazione e commercializzazione dei prodotti conferiti dai soci. Questi ultimi sarebbero stati circa 70; in realtà nessuno di loro ha mai svolto attività sociale né si era mai associato e, quindi, tale cooperativa era da considerare inesistente. Due i presidenti, arrestati, T.V. 46 anni e M.M. 34 anni entrambi di Carinola, che si sono avvicendati alla guida della cooperativa; il secondo è stato nominato quando il primo è rimasto coinvolto in un’altra indagine in materia di criminalità organizzata. Vari e numerosi sono stati i falsi realizzati pur di far apparire la sussistenza dei requisiti previsti dalla normativa per la concessione del finanziamento: le Fiamme Gialle hanno infatti rinvenuto falsi certificati di iscrizione al registro prefettizio, falsi contratti di affitto del terreno su cui costruire il capannone, falsi preventivi di acquisto dei macchinari ed infine fatture notevolmente gonfiate per coprire l’intera somma del finanziamento. Un ulteriore requisito era quello del rispetto dei termini per l’inizio dei lavori e dello stato di avanzamento degli stessi. Per la verifica di tale requisito, fu istituita un’apposita commissione composta da tre ingegneri, C.L di 52 anni di Nocera Inferiore (SA), D.G. 57 anni di Pellezzano (SA) e R.S. 46 anni di Siano (SA), peraltro già in passato assegnatari di altri incarichi per conto della Pubblica Amministrazione. La commissione attestò in vari atti situazioni non veritiere, che permisero comunque la riscossione dell’intero finanziamento. Infine, la stessa cooperativa, sulla scorta delle varie fatture false utilizzate, ha maturato un credito d’iva pari a circa 850 milioni di vecchie lire, per il quale richiese ed ottenne il rimborso, peraltro interamente riscosso.(25 luglio 2006-15:52)





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