BALLOTTAGGIO A CASERTA: MADDALONI (CDL) L'ICI L'AUMENTO' LA STASI
Data: Giovedì, 01 giugno @ 19:40:52 CEST
Argomento: Politica




Per Paolino Maddaloni la sinistra continua ad usare metodi scorretti. “E’ più forte di loro ma ad essere corretti proprio non ci riescono. Prendiamo il manifesto che hanno fatto affiggere per la città a proposito dell’Ici e della Tarsu che io avrei aumentato. Già in precedenza ho chiarito, ma evidentemente è servito a poco. Ed allora vorrei tornare sull’argomento e fare chiarezza una volta per tutte. L’aumento dell’ICI ‘ stato deliberato dal commissario prefettizio che in quel momento era in carica, vale a dire il prefetto Stasi, per motivi di bilancio. C’era cioè da approvare il bilancio entro un certo termine, ed il prefetto per pareggiare i conti ha ritenuto più facile e più sbrigativo alzare alcune poste. Quel provvedimento non porta la mia firma perché come sub commissario non ero titolato a partecipare alla delibera. Ciò detto, ho fatto presente e l’ho inserito anche nel programma che questo aumento dello zero venticinque per cento verrà ridotto. Poco alla volta, ma verrà ridotto, sempre che nel prosieguo della amministrazione non si riesca a trovare qualche atra voce che possa sostituire quell’aumento. A differenza di altri, noi cercheremo di governare con la nostra testa avendo come obiettivo finale l’interesse dei cittadini. Ecco perché proponiamo ai casertani un governo unitario, coeso e partecipato. Un governo che dovrà assumersi anche il compito di fare da coscienza critica per una Provincia e una Regione che si sono trasformati in centri di potere e non tengono più in alcuna considerazione gli interessi dei cittadini. Penso all’Acms, l’azienda di mobilità pubblica, abbandonata al proprio destino dalla Provincia, con circa 700 persone che rischiano la disoccupazione e un sistema di trasporto che finirà presto nelle mani di qualche gruppo napoletano. Penso al Consorzio idrico Terra di Lavoro di vitale importanza per la fornitura idrica, ora commissariato perché il governo ombra non è riuscito a sostituire democraticamente ad un consiglio di amministrazione della Cdl un altro organo di controllo. Penso alla dissennata, deleteria e colpevole politica sullo smaltimento dei rifiuti che, per colpa di Provincia e Regione, ha trasformato la città di Caserta e il territorio di Terra di Lavoro in un’unica pattumiera che attenta quotidianamente la salute dei cittadini. Ebbene mi viene la pelle d’oca quando Petteruti parla di un “unico asse Comune, Provincia, Regione”, ossia di un unico centro di potere nelle mani di un’unica persona che usa la maggioranza per imporre scelte non partecipate. Allora al governo ombra della città di Caserta dobbiamo dire : no grazie. Con forza e determinazione perché la democrazia funziona se c’è equilibrio e contrapposizione tra poteri. Il voto del 46 per cento dei casertani che hanno indicato in me il loro futuro sindaco sarà certamente, tra meno di 15 giorni, rafforzato da quello di tantissimi altri che vogliono un sindaco vero e autonomo per Caserta. Dal canto mio rinnovo fin da ora l’impegno a tutti i casertani, anche a coloro che hanno espresso finora preferenze diverse, che sarò il sindaco di tutti. Non farò sconti a nessuno e soprattutto non consentirò a nessuno di monopolizzare la nostra città e pregiudicare il nostro futuro. Ed a proposito di sindaco c’è chi come Polverino ci va duro senza troppi complimenti:”Io mi chiedo e chiedo a tutti i cittadini casertani- dice il consigliere regionale di AN- chi è il vero sindaco antagonista di Maddaloni? Sulla carta dovrebbe essere Petteruti ma io posso benissimo affermare che il vero sindaco è De Franciscis oppure, addirittura Lello Menditto, un personaggio che sembrava sepolto nel dimenticatoio della politica e che tanti guai ha fatto negli anni 70 con la politica della vecchia DC cattocomunista, e che invece all’improvviso è risorto insieme all’altro ex sindaco Iaselli Vorrei chiedere ancora. Perché il Presidente della Provincia se aveva tanta voglia legittima di partecipare alla competizione elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Caserta e l’elezione del sindaco non è sceso direttamente in campo? La politica richiede lealtà e chiarezza nei confronti degli elettori che, invece, continuano ad essere disorientati da manovre nemmeno poi tanto oscure che non possono avere altro obiettivo se non la pericolosa creazione di un unico centro di potere che “controlli” Provincia e Comune di Caserta. Ossia un Presidente della Provincia che è anche il sindaco ombra della città capoluogo e che a sua volta è “indirizzato” da poteri politici esterni a Caserta e alla Casertanità. Naturalmente ciascuno è libero di manifestare il proprio pensiero politico come meglio crede, ma chi ha compiti istituzionali dovrebbe ricordare che, una volta eletto, rappresenta tutti i cittadini e deve lavorare nel loro esclusivo interesse e non a beneficio di una parte o di una fazione o di un raggruppamento. Se l’obiettivo di Petteruti è di realizzare al Comune di Caserta un analogo o addirittura lo stesso centro di potere che ormai da oltre un anno paralizza l’attività amministrativa della Provincia di Caserta, la prospettiva è davvero inquietante. Le commistioni, gli intrecci, le sovrapposizioni in politica non hanno mai creato un buon servizio ai cittadini. Queste cose il casertano farebbe bene a tenerle a mente.” (1° giugno 2006-19:40)





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