RICERCHE: ARRIVO' DA CASERTA UNO DEI PRIMI IMPRENDITORI OGGI AL TOP IN CANADA
Data: Giovedì, 01 giugno @ 14:51:05 CEST
Argomento: Economia




Chi è l'imprenditore canadese d'origine italiana 'tipo'? "E' una persona che ha lasciato la Calabria per il Canada nel 1956, ha fondato l'azienda nel 1975, ha incentrato la sua produzione su tutto ciò che riguarda la casa, ha 62 dipendenti e un turn-over annuo di 9.3 milioni di dollari canadesi". Nell'insieme, nella Grande Toronto e nella Grande Montreal, gli imprenditori d'origine italiana con oltre cinque dipendenti e un fatturato annuo di almeno un milione di dollari sono 4.460, danno lavoro a oltre 152.000 persone e sviluppano un giro di affari di 22.5 miliardi di dollari". Il presidente di MarketingRersearchCommunication Giuseppe Mancini ha riassunto così, in una riunione di Team Italia a Toronto, i risultati della ricerca da lui realizzata su mandato e con la sponsorizzazione di Tradinvest Management. "Questi numeri -gli ha fatto eco Marco Macorigh, presidente di Tradinvest- provano quanto l' Italia abbia perso con la loro forzata partenza". Tradinvest farà fra breve una serie di presentazioni in Italia per offrire, tramite le amministrazioni regionali e provinciali, le associazioni industriali e direttamente alle stesse aziende, programmi di scambio e un concreto dialogo fra imprese italiane e quelle formatesi in Canada e appena censite. Alla riunione Team Italia hanno partecipato oltre quaranta fra manager e imprenditori. C'erano il console generale Punzo, il neo-deputato al Parlamento italiano onorevole Gino Bucchino e il presidente di Team Italia Paolo Maccario. La ricerca, una sorta di censimento degli imprenditori italo- canadesi, era iniziata mesi fa con il monitoraggio di oltre 25.000 aziende con più di cinque dipendenti e oltre un milione di vendite-anno, localizzate in alcune aree metropolitane canadesi (la Grande Toronto, la Grande Montreal e Calgary). Da queste sono state estratte quelle i cui fondatori o proprietari o dirigenti responsabili avevano nomi inequivocabilmente italiani. Individuatene 2.460, si è proceduto ad un'ulteriore selezione secondo le provenienze italiane dei rispettivi imprenditori. E' venuto fuori che nella Grande Toronto e Grande Montreal le aziende di origini italiane sono il 10% e che a Woodbridge, una cittadina di circa 150mila abitanti a nord di Toronto, gli imprenditori con origini italiane sono addirittura il 58%. In fatto di provenienza, i più numerosi sono i calabresi con il 14% seguiti dai laziali (13%) e dai siciliani (11%). L'esodo dall'Italia verso il Canada si è avuto soprattutto tra gli anni compresi fra il 1950 e il 1969 e la fondazione delle aziende si colloca mediamente fra gli anni 1970 e 1989, cioé una ventina d'anni dopo l'arrivo. Un terzo delle aziende, localizzate nell'area di Toronto, opera nel settore casa (dalla costruzione all'abitativo). Il 13% è nell'industria, il 12% è nel settore alimentare, l'8% nell'elettronica e computer. In termini di curiosità statistiche, i primi imprenditori italo-canadesi arrivati in Canada, di cui si ha notizia, sono il bisnonno di Carlo Delli Fraine (Release Coatings) da Agnone e il nonno di Frank Colizza (Connectel Solutions) da Caserta, entrambi nel 1905. L'arrivo più recente, invece, è quello di Antonella Favaro (Viana Canada) giunta da Biella nel 1980. L'azienda prima fondata (fra quelle censite) è la Lincoln Electric, il cui presidente attuale è Joseph Doria; l'azienda più recentemente fondata è la Domson Engeneering (Denis Domenichini, presidente e proprietario), nel 1998. Il dibattito innescato dalla ricerca fra Team Italia è stato vivacissimo e ha offerto modo di spiegare nei dettagli una ricerca destinata a creare spazi imprenditoriali che ûci si auguraû diano alle aziende in Italia e Canada opportunità di lavoro reciproche in misura certamente maggiore di quanto sia successo finora. Fra gli interventi da citare, quelli del console generale Punzo, dell'onorevole Bucchino, del presidente Team Italia Maccario, del direttore della Camera di Commercio Paina, del direttore dell'Ice Ponti, del direttore dell'Istituto italiano di Cultura Stiglio, del presidente della Banca di Credito Coperativo di Martignacco Graffi. (1° giugno 2006-14:50)





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