S. MARIA C.V. (CASERTA): VIGILI MULTANO AUTOMOBILISTA PERCHE' SENZA CASCO
Data: Lunedì, 22 maggio @ 18:36:11 CEST
Argomento: Cittadini e Giustizia


(Nella foto il verbale 'assurdo' e la multata con Magalli oggi a Rai 2)

(contributo di: Giuseppe Sangiovanni)



Santa Maria Capua Vetere (Caserta) - “Il casco salva la vita”- slogan ripetuto a iosa nelle campagne di prevenzione stradale. Forze dell’ordine che costantemente sulle strade italiche-cercano di far rispettare il codice della strada- controllando e sanzionando lo sterminato esercito di indisciplinati centauri (e non solo). La storia che ci apprestiamo a raccontare è legata all’uso obbligatorio del casco. Neanche il miglior sceneggiatore dei divertentissimi film del grande Totò, riuscirebbe a fare meglio. Una storia surreale, che oltrepassa la dimensione della realtà. Teatro della singolare vicenda - la città del Foro- che ha come protagonista Antonetta Marra, automobilista modello, incappata in una vicenda – che dire sconcertante è usare sottile eufemismo. Nome già segnato da un destino beffardo, deciso da istituzioni a dir poco distratte. I suoi genitori, 48 anni fa- al momento della registrazione della sua nascita volevano chiamarla Antonietta- ma un errore dell’impiegato comunale- l’ha costretta a chiamarsi Antonetta. I- mancante nel nome- che ha suscitato per una vita- domande, chiarificazioni e sorrisi forzati.

DISAVVENTURA

Ma questo è niente. L’avventura, o meglio la seconda tragicomica disavventura – per la signora Marra- comincia sabato, 8 aprile 2006- quando alla guida della propria autovettura, una Seat Ibiza di colore rosso- incappa in un “normale” controllo- effettuato da una pattuglia della Polizia Municipale del Comune di Santa Maria Capua Vetere. Dal controllo dei documenti dell’autovettura, della patente e dell’assicurazione- non emerge nulla di particolare. Ma, in agguato sta per materializzarsi una soap tragicomica. Tutta colpa di una fantomatica quanto ridicola irregolarità da sanzionare con un verbale di contestazione. Motivo? Marra era stata fermata –mentre circolava senza il casco protettivo! Allibita la poveretta- pensa ad uno scherzo, ad un pesce d’aprile ritardato. Niente di tutto questo. Tutto quello che sta vivendo è tutt’altro che un sogno. Tutto comicamente vero. Inutili le proteste. Vigile irremovibile, verbale bello e pronto da firmare. Da non contestare verbalmente e da firmare (secondo la vittima)- per evitare il peggio- visto l’andazzo(“signora il codice della strada lo conosciamo bene”- avrebbe tuonato il vigile)- e porre fine all’incubo diurno- verbale che confermava la strana contestazione

VIOLAZIONE INESISTENTE

“Ha violato le norme del codice della strada di cui all’art. 172- perché il conducente del veicolo indicato circolava senza far uso del casco protettivo”- la motivazione redatta sul verbale di contestazione, finito poi nelle mani dell’incredula signora. “Mi fu consegnata la copia del verbale-continua Antonetta- dalla quale, oltre a riportare quanto su esposto, c’era la proposta di togliermi cinque punti sulla patente ed una multa di 71 euro. Questa cifra avvalorò, ulteriormente, che il verbale conteneva tante inesattezze. Infatti, per il lavoro che svolgo- so che, qualora il vigile avesse voluto riferirsi alla cintura di sicurezza, cosa, peraltro, che io avevo, come sempre- allacciat regolarmente, l’importo doveva essere di euro 68 e non di euro 71. Un fine settimana nerissimo per la disciplinata automobilista- rovinato dall’incredibile verbale. Il pensiero a quanto accaduto stabile nella mente. Incontra gli amici, racconta il tutto. E giù tante risate. Costretta a tornare a casa-per prendere e poi mostrare il “corpo del reato” mai consumato. Poi, via in pizzeria per una pizza mal digerita- a causa di quel verbale di colore giallo. Ritorna a casa- si siede davanti al computer e digita il ricorso avverso per il suddetto verbale di contestazione indirizzandolo al Prefetto della Provincia di Caserta -tramite il Comando della Polizia Municipale di Santa Maria Capua Vetere- consegnato pure presso il protocollo generale della città del foro. Soap finita all’attenzione di Giuseppe Sangiovanni, giornalista freelance di Caiazzo- collaboratore del programma cult di Raidue- Piazza Grande- che senza esitare nemmeno un minuto l’ha collocata con successo nella trasmissione condotta da Giancarlo Magalli, con Fiordaliso, con il maestro Mazza, Paolo Fox e l’ultima arrivata Maria Mazza. Ieri la trasferta a Roma negli studi di Via Teulada. Una manciata di minuti- per spiegare la curiosa vicenda, poi l’intervento del comandante dei vigili di Santa Maria Capua Vetere- che con le prime parole cancellava verbale e punti sottratti alla disciplinata automobilista bellonese. Un verbale contenente più di un errore. Il “capitano” ad honorem Giancarlo Magalli- con il sorriso sulle labbra- trattava il paradossale caso- risparmiando il collega De Rosa di Santa Maria Capua Vetere, in chiara difficoltà- nel cercare di spiegare il perché dell’evidente pateracchio mostrato ieri a milioni d’italiani- e finito pure oltreoceano. Dopo il vigile-eroe di Caserta- è toccato ai vigili di Santa Maria Capua Vetere. Domani, sempre su Piazza Grande- ancora una storia casertana- che ha come teatro la città di Sparanise, una storia al limite della credibilità, coperta da un alone di mistero. A portarla in tv- come le altre, il freelance caiatino- che è anche referente in Campania di Fabio e Mingo di Striscia La Notizia- rammaricata con la redazione di Mimanda Raitre per non aver avuto la news in esclusiva. (22 maggio 2006-18:35)





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