FINANZIAMENTI A EDITORI (2): ARRESTATO EX DIRETTORE DE 'IL GIORNALE D'ITALIA'
Data: Giovedì, 11 maggio @ 13:16:44 CEST
Argomento: Cronaca




All' alba di oggi, i finanzieri del secondo gruppo di sezioni del Nucleo speciale di polizia valutaria, coordinati dal pm Olga Capasso, della procura di Roma, hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip Maria Giulia De Marco, nei confronti dell' ex direttore del quotidiano 'Il Giornale d' Italià, organo del movimento politico 'Pensionati uomini vivi', Massimo Bassoli e di due stretti collaboratori, Umberto Lorenzini e Rocco De Filippis. Alla moglie di Bassoli, Francesca Romana Dolazza, responsabile della società editrice del giornale 'Puntocom', sono stati concessi gli arresti domiciliari. Ai soggetti era legata anche l' ex società editrice del giornale 'L' Indipendenté, la cui attuale gestione è estranea all' inchiesta. "Le indagini - ha spiegato il colonnello Buratti - sono partite dalla segnalazione di un' operazione sospetta ricevuta dall' Ufficio italiano cambi: un prelievo di 165.000 euro che l' ex direttore del 'Giornale d' Italià ha fatto su un conto corrente bancario intestato ad una società editrice". Partendo da lì i finanzieri hanno ricostruito tutti i pagamenti fittizi riportati in contabilità, scoprendo che in realtà, gli importi affluivano puntualmente sui conti degli indagati o di società a loro riconducibili. Il meccanismo ideato dall' associazione a delinquere, ha proseguito il comandante del Nucleo speciale, "era quello di formare e contabilizzare fatture su collaborazioni giornalistiche fittizie, emesse a nome di societa0' inglesi, irlandesi e maltesi, risultate inesistenti, frodando così il fisco e gonfiando in maniera rilevante (oltre il doppio) i costi sulla cui base erano calcolate le provvidenze statali erogate dalla normativa sull' editoria". Il principale indagato, Bassoli, messo alle strette attraverso ispezioni bancarie sui propri conto correnti e vari sequestri, ha cercato di disfarsi del suo patrimonio - stimato intorno ai 25 milioni di euro - che è stato posto sotto sequestro da parte dei finanzieri. Le indagini sono ancora in pieno svolgimento e non si escludono ulteriori sviluppi. (11 maggio 2006-13:15)





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