COMUNALI, CASERTA. CICALA (UDC): 'SVILUPPO CITTADINO GRAZIE A PRIVATI'
Data: Sabato, 29 aprile @ 20:47:29 CEST
Argomento: Politica




Espletate le formalità burocratiche per la presentazione delle liste, i singoli candidati si calano immediatamente nell’agone politico cittadino. Alcuni, si rifanno ai programmi presentati dai singoli partiti, altri, sostenendo proprie proposte, particolarmente degne d’attenzione per la loro peculiarità. È il caso dell’avvocato civilista, Giuseppe Cicala, candidato nelle fila dell’UDC, un passato politico vissuto ai vertici nazionali della Democrazia Cristiana, che lo ha visto membro nazionale del Collegio centrale di garanzia e membro della Commissione nazionale dei Probi Viri in Piazza del Gesù, fino ad approdare poi, nell’UDC. Anzi, è proprio grazie al suo intervento, come legale, che L’UDC può fregiarsi oggi dello scudo crociato. Insomma, di certo nuovo nell’agone politico casertano, ma, sicuramente non sprovveduto in quanto ad esperienze politiche. La sua candidatura, è stata fortemente sostenuta da una folta schiera di professionisti ed esponenti della società civile casertana. Il suo principale impegno per Caserta è quello di portare il suo bagaglio d’esperienze al servizio della città capoluogo, considerata molto spesso la Cenerentola della Campania. “Caserta, - ha esordito Cicala – ha un potenziale turistico sul quale deve ruotare tutta l’economia locale. Possiamo definirla la porta d’accesso di tutto il Sud d’Italia, per questo, deve sfruttare al massimo tutte le potenzialità che offre, fino a farla divenire traino per l’intera provincia”. “Caserta deve avere – ha continuato - tutte le prerogative per poter ospitare il gran flusso turistico che annualmente vi si riversa. Ottimizzare tutti i luoghi della nostra città, offrire al turista che arriva, le varie opzioni di soluzioni immediate per ospitarli. Nell’attesa che l’imprenditoria del settore turistico assume il ruolo che le compete, propongo di creare un rilancio dell’economia locale attraverso la pratica di soluzioni di ricettività. Insomma, si tratta d’introdurre la concezione di una pianificazione della crescita economica e sociale attuata dal basso, in altre parole dagli stessi soggetti protagonisti della società civile. Mai come in questo momento, i privati possono assurgere al ruolo d’interpreti nella crescita culturale ed economica, ad esempio sulla falsariga di quanto già attuato in altre realtà italiane e, in differenti nazioni d’Europa; la possibilità di poter fittare tutte le proprie strutture ad uso di foresterie, appartamenti, camere “bed and breakfast e strutture per l’esperienza di vacanze-lavoro. “Insomma, - conclude Cicala –per una volta, la soluzione dei problemi non deve essere necessariamente volta a grossi progetti, ma, semplicemente sfruttando le risorse che abbiamo”.(29 aprile 2006-20:46)





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