MAGISTRATURA, CONCORSO TRUCCATO: PRECISAZIONI DELL'ANM
Data: Domenica, 13 luglio @ 08:00:00 CEST
Argomento: Cittadini e Giustizia




Il segretario generale di Unicost, Fabio Roia, auspica "massimo rigore", sia nei confronti del magistrato implicato nella vicenda, sia nei confronti del candidato favorito al concorso per uditore giudiziario del marzo scorso, - dove hanno partecipato alcune decine di giovani casertani - in cui un commissario ha cercato di far promuovere un aspirante magistrato, nonostante la sua prova scritta fosse stata ritenuta insufficiente (é stato l'inceppamento di una fotocopiatrice a svelare l'inganno). Roia ha spiegato che la vicenda è stata denunciata dalla stessa commissione esaminatrice con una doppia segnalazione, al Csm e alla Procura di Roma, nel maggio scorso, e che l'organo di autogoverno della magistratura ha già sospeso dalla funzione e dallo stipendio la collega coinvolta, sostituto procuratore generale a Napoli, che subirà un notevole danno economico e, probabilmente, farà la scelta di lasciarsi decadere dalla magistratura, per evitare un provvedimento disciplinare destinato ad avere per lei esito negativo. "Unicost - ha spiegato il pm milanese - ha chiesto da subito che si svolgessero i più rigorosi accertamenti in questa vicenda molto grave ". Che rimane molto grave, anche se, spiega Roia, il candidato che è stato favorito, secondo le informazioni in possesso di Unicost, "non è figlio, né parente di magistrato" (notizie di stampa avevano indicato nella figlia di un importante esponente della corrente 'moderata' dell'Anm l'aspirante magistrato che avrebbe goduto dei favoritismi). Da Unicost provengono, quindi, alcune riflessioni anche sui criteri di scelta dei commissari che dovrebbero essere "meno soggettivi", basati invece su anzianità, titoli scientifici, l'aver ricoperto in passato incarichi simili a quelli di commissario. Criteri oggettivi, mentre oggi la nomina avviene sostanzialmente su un base "fiduciaria". Massimo rigore, quindi, verso il magistrato che ha cercato di influire sull'esito del concorso e verso il candidato favorito perché, spiega Roia, "chi aspira a fare il magistrato imbrogliando non può fare il magistrato".





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