AGRICOLTURA, CASERTA: VICE MINISTRO CURSI: 'RIMANE ALLARME BRUCELLOSI'
Data: Sabato, 18 febbraio @ 14:29:23 CET
Argomento: Agricoltura




"C'é un sensibile miglioramento delle percentuali dei livelli di controllo sia da parte della Regione sia dell'Asl Caserta 2 con un conseguente aumento del livello di prevalenza della malattia proprio a seguito del rilevamento di un maggior numero di allevamenti positivi. Nel casertano rimane, perciò, l'allarme brucellosi". Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute, Cesare Cursi, a margine di un incontro con allevatori e produttori di mozzarella di bufala, svoltosi a Cancello Arnone, ad iniziativa della Federazione Provinciale di AN e del Comune di Cancello Arnone. Per Cursi il problema brucellosi, particolarmente sentito nel territorio casertano, dove nel solo territorio dell'ASL Caserta 2 vengono allevati 180 mila capi bufalini, distribuiti su 770 aziende, permane per inadempienze soprattutto della Regione. "E ciò - ha aggiunto - nonostante gli sforzi delle amministrazioni comunali interessate e nonostante che il governo, su impulso del ministro Gianni Alemanno, abbia approvato una legge per tutelare con il marchio Dop la bufala campana e quella casertana riconoscendo che il patrimonio bufalino è una grande risorsa per il territorio campano e di Terra di lavoro, in particolare". "Da tempo il problema è a livello centrale - ha spiegato Cursi - Il ministero diede ampia disponibilità all'allora assessore alla Sanità, Rosalba Tufano nel trovare soluzioni operative in grado di offrire risposte adeguate agli allevatori. Ma non si è proceduto a vaccinare i capi bufalini, sulla base di quanto previsto dal piano regionale straordinario per l'eradicazione della brucellosi bufalina nella provincia di Caserta, approvato dalla giunta regionale della Campania del 16 marzo del 2003, pur avendo concordato con il ministero il tipo di vaccino e la disponibilità a sopperire ad eventuali carenze di personale veterinario". A parere del sottosegretario alla salute, la Regione Campania deve recuperare il tempo perduto, parlare con gli allevatori,predisporre controlli e vaccinazioni. "Noi, siamo disponibili a continuare a fare la nostra parte, anche perché non vorremmo che motivi di carattere sanitario impediscano a questo territorio di poter lavorare un prodotto importante, di difendere un prodotto importante come la mozzarella e scongiurare il pericolo che la bufala di Caserta venga allevata non dico in un'altra regione, ma in un altro Stato. Allevatori, Regione e comuni devono creare un sistema di controllo efficace e dimostrare che i capi bufalini sono stati sottoposti a vaccinazioni".(18 febbraio 2006-14:28)





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