CASERTA: TARTARUGHE AFRICANE SEQUESTRATE NEL MERCATINO DI CASAGIOVE
Data: Martedì, 31 gennaio @ 08:22:31 CET
Argomento: Cronaca




Nel corso di un servizio di controllo effettuato all’interno del mercato delle “pulci”, che si svolge ogni domenica alla località “Regalone” in comune di Casagiove, una pattuglia Forestale del Comando Stazione di Castelvolturno ha rinvenuto, in esposizione su una bancarella ai fini della vendita, numerosi esemplari di fauna viva particolarmente protetta in quanto classificata “in via di estinzione”. Immediatamente veniva identificato il trafficante in R.C. di anni 22 da Napoli e si procedeva al sequestro degli esemplari protetti dalla C.I.T.E.S., tra cui n° 34 esemplari di Testuggine greca “Testudo greca”, n° 1 esemplare di Testuggine comune “Testudo hermanni” e n° 1 esemplare di Merlo Indiano “Granula religiosa” (uccello capace di imitare con il verso alcune parole umane). Nonché altri n°4 esemplari di Tartarughe di terra già morte. Il veterinario del Centro Recupero Fauna del W.W.F. di Caserta che ha esaminato gli animali ha riferito che tutti si presentano in un cattivo stato di mantenimento, malnutriti, con scarse cure igieniche, causa anche della presenza di numerose zecche, e tenuti in una temperatura ambiente non idonea. Infatti, la Testuggine greca richiede un clima caldo mentre la Testuggine comune in questo periodo in natura si trova in stato di letargo. Sono stati posti anche in sequestro degli esemplari di uccelli per i quali la legge nazionale vigente ne vieta la cattura viva mediante l’esercizio della uccellagione, ovvero con l’ausilio di reti e trappole, tra cui: n°7 esemplari di cardellini e n°2 esemplari di verdoni. Sono in corso indagini per cercare di stabilire la provenienza del materiale sequestrato che potrebbe essere stato illecitamente importato in Italia. Si presume che le tartarughe siano stato prelevate in natura nel nord Africa, e più precisamente in Tunisia, in quanto gli esemplari presentano una macchia gialla in testa che è tipica di una sottospecie presente in Tunisia. Il rivenditore è stato deferito all’Autorità Giudiziaria e rischia la comminazione di una pena dell’arresto fino ad un anno o di una ammenda fino ad €.100.000,00. Si coglie l’occasione precisare che analoga pena la rischia chi viene sorpreso ad acquistare o a detenere irregolarmente questi esemplari di tartarughe terrestri. La legge prevede sanzioni penali molto aspre proprio in considerazione che le tartarughe terrestri sono incluse nel primo elenco mondiale redatto dalla C.I.T.E.S. delle specie a massimo rischio di estinzione, tra cui rientrano anche i rinnoceronti, leoni, tigri, etc.. Il traffico illegale di specie animali e vegetali in via di estinzione assume nel nostro continente enormi proporzioni, basti pensare che costituisce il commercio illegale con maggior fatturato dopo quello della droga e delle armi.(31 gennaio 2006-08:21)





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