CASERTA - CRIMINE, TUTTI I NUMERI SULL'ATTIVITA' DELLA QUESTURA
Data: Domenica, 22 gennaio @ 13:09:42 CET
Argomento: Cronaca




CASERTA – (di Pina Bruno) - “Bisogna puntare tutto sulla ‘sicurezza partecipata’, nel senso che occorre rafforzare e consolidare una efficiente osmosi tra i cittadini e le forze dell’ordine. Solo in questa maniera è possibile intervenire tempestivamente e soprattutto capire quali strumenti di prevenzione adottare per frenare e contenere quei fenomeni che vanno a ledere la sicurezza privata e pubblica”. Sono le parole del questore Mario Papa, pronunciate al margine di una conferenza stampa celebratasi ieri mattina relativamente ai risultati conseguiti nell’anno 2005 dalla Polizia di Stato di Caserta nella lotta alla criminalità. “Per raggiungere questo obiettivo – ha continuato il questore – gioca un ruolo di assoluta importanza l’informazione che, entrando quotidianamente nelle case di tutti noi, sponsorizza quegli accorgimenti e quelle tecniche necessarie per difendersi da certi atti delinquenziali. Pensiamo alle truffe e ai furti ai danni dei pensionati”. I dati sull’attività di contrasto alla criminalità in provincia di Caserta, sono stati illustrati dal dirigente della Divisione Anticrimine, Luigi Botte, che è partito dai reati predatori, quelli più temuti dalla cittadinanza. Dal resoconto stilato dalla Questura di Caserta, emerge che nel 2005 le rapine sono diminuite del 6% rispetto all’anno precedente, essendo passate dalle 363 alle 344, così come gli scippi, diminuiti di circa il 7%: 124 nel 2005, 133 nel 2004. Aumentano, invece, i furti negli appartamenti: nel 2005 sono stati 251 a fronte dei 214 nel 2004. Gli arresti, nel 2005 sono stati 752, rispetto ai 618 dell’anno precedente. Diminuito il numero degli omicidi: nel 2005 sono stati 29, di cui sette di matrice “camorristica”. Nel 2004 furono registrati 34 omicidi, 12 dei quali di camorra. Per quanto riguarda il contrasto alla criminalità organizzata, nel 2005 è stata ulteriormente potenziata l’attività volta alla cattura dei latitanti che, al contempo, consente di monitorare costantemente l’evoluzione dei sodalizi camorristici operanti sul territorio. E’ possibile individuare una mappa di quelle zone ombra che sfuggono al controllo delle forze dell’ordine per le mancate denunce di piccoli e grandi reati? “Certo – ha chiosato il questore Papa – e per questo è importante intensificare il rapporto tra cittadino e polizia soprattutto in quelle aree a rischi”. A Casal di Principe, e più in generale nei comuni a rischio dell’agro aversano arriveranno i poliziotti di quartiere? “Proprio oggi (ieri, ndr) – ha continuato il questore – ho ricevuto dal ministero dell’Interno una circolare che faceva riferimento a un imminente incremento dei poliziotti di quartiere. E non solo. Da Roma ci chiedono di individuare quelle zone più a rischio in cui distribuire gli agenti e l’agro aversano di sicuro verrà inserito nella lista”.(22 gennaio 2006-13:00)





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