CAMORRA: ARRESTATO AVVOCATO-IMPRENDITORE NEL RAMO DEI RIFIUTI
Data: Mercoledì, 04 gennaio @ 13:30:38 CET
Argomento: Cronaca




Caserta - Un avvocato-imprenditore, C.C., e' stato arrestato per estorsione aggravata continuata e di concorso esterno in associazione mafiosa per aver favorito, secondo l'accusa, il clan dei "Casalesi" nel traffico illegale di rifiuti. Il provvedimento restrittivo e' stato emesso dal gip del tribunale di Napoli su richiesta dei magistrati della direzione distrettuale antimafia. Le indagini, condotte dalla Dia e dal nucleo tutela ambientale dei carabinieri, si sono fondate sulle dichiarazioni di vari pentiti, sostenute da numerose sentenze, e da intercettazioni telefoniche. Il gip ha emesso anche due ordinanze di presentazione agli organi di polizia e nel corso delle indagini sono state effettuate numerose perquisizioni. Le azioni contestate sono state commesse tra il 1988 e il 1996 ed hanno permesso di agevolare e sostenere l'associazione mafiosa promossa da Antonio Bardellino, Francesco Schiavone e Francesco Bidognetti, dedita alla gestione illegale (intermediazione, trasporto, stoccaggio, conferimento e smaltimento) di rifiuti pericolosi e non. Inoltre, sfruttando illecitamente i mandati difensivi, l'avvocato ha funto da messaggero tra i vari appartenenti all'organizzazione criminale ed i vertici del clan e, "sviluppando alla massima potenzialita' - riferisce una nota della Procura della Repubblica di Napoli - le relazioni variamente intessute, ha fornito informazioni riservate agli esponenti di vertice ed agli affiliati del clan dei casalesi, conoscenze da costoro utilizzate anche per prevenire interventi repressivi da parte delle forze dell'ordine".
Anche un ex sub commissario ai rifiuti coinvolto
Inoltre, l'indagato ha fornito le proprie strutture aziendali per l'eliminazione di veicoli utilizzati per commettere delitti ed ha messo a disposizione i propri locali per lo svolgimento di riunioni riservate tra gli affiliati al clan. Nel 1994, l'avvocato, dopo aver stipulato patti preelettorali con singoli capizona, si era presentato alle elezioni politiche, "condizionando il voto e inducendo gli affiliati mafiosi a sostenere la sua candidatura, a fronte di una promessa di un impegno nella realizzazione di un disegno politico favorevole agli interessi" del clan. Sfruttando i considerevoli ricavi attraverso il traffico di rifiuti illeciti, l'indagato ha potuto realizzare ingentissimi investimenti patrimoniali, beni immobiliari talora acquistati forzando la volonta' dei venditori attraverso l'azione minatoria dei capizona", acquisizioni per le quali gli viene contestato il reato di estorsione aggravata. Sulla scorta delle indagini all'avvocato-imprenditore sono stati sequestrati trentanove unita' immobiliari (intestate a un familiare) nel Lazio e in Campania e sei appezzamenti di terreno. Gia' in passato, a titolo preventivo, gli erano state sequestrate due discariche di Giugliano (Napoli), nella titolarita' della societa' Resit, successivamente acquisite dal Consorzio Na3, sulle quali "veniva attuato un prolungato e massiccio conferimento di rifiuti (sovvalli, balle di cdr, fos, rsu, rifiuti speciali), realizzato con modalita' illegali e in assenza di garanzie sufficienti per la tutela ambientale". "Attraverso artefatti provvedimenti subcommissariali - riferisce la procura - anche diretti a dissimulare la reale natura dello smaltimento dei rifiuti sotto forma di depositi o stoccaggi provvisori, veniva ripristinata l'operativita' di discariche ormai chiuse ed oggetto di pregresse ordinanze di messa in sicurezza". Le indagini preliminari hanno consentito "di svelare le numerose e ripetute falsificazioni ideologiche realizzate tra il 2001 e il 2003 ad opera dell'ex sub commissario di governo per l'emergenza rifiuti, provvedimenti beneficianti la Resit in quanto concedenti lo smaltimento di rifiuti presso le discariche di Giugliano e comportanti un'assunzione complessiva di spesa - per il commissariato - quantificata in 37.530.223 euro equivalente al valore dello smaltimento", di cui circa 18 milioni effettivamente liquidati e corrisposti.(4 gennaio 2006-13:21)





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