CAMORRA: SANDOKAN PROTESTA PER 'TOUR' VIDEOCONFERENZA. RUSSO BLOCCA SPARTACUS
Data: Giovedì, 11 settembre @ 16:29:38 CEST
Argomento: Cronaca




Ha chiesto di poter partecipare dalla Germania (dove l'altro giorno era stato fermato ed arrestato) al processo «Spartacus 1», ma l'impossibilità di effettuare in tempi brevi una videoconferenza internazionale – circostanza valutata dalla Corte di Assise presieduta da Catello Marano – ha fatto slittare di sette giorni il processo alla camorra casalese giunto all'udienza numero 446. La richiesta è stata avanzata da Giuseppe Russo, detto «o' padrino», tratto in arresto all'uscita del casello di Kiferfelden, vicino Monaco, in quanto in possesso di documenti falsi. In qualità di imputato del processo Spartacus, Russo ha esercitato il suo diritto di potere assistere al processo: circostanza che si verificherà, molto probabilmente, dopo che sarà giudicato per falso in Germania e quindi ad estradizione avvenuta. Intanto, sempre nel corso del maxi processo alla camorra casalese, l'ex primula rossa del clan dei casalesi Francesco Schiavone detto «Sandokan» ha chiesto di intervenire dal cosiddetto «sito remoto» per denunciare un vero e proprio «tour» di videoconferenze al quale è sottoposto per presenziare ai ventuno processi (di cui 13 a piede libero) in cui è imputato. Schiavone, ristretto in regime di carcere duro (41 bis), ha lamentato alla Corte – facendo riferimento ad una circolare del ministero – che i tempi troppo ravvicinati delle udienze gli impediscono spesso di potere usufruire sia dell'ora d'aria giornaliera che dell'unico colloquio al mese previsto con i familiari.





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