CAPUA (CASERTA), CONFERITA LAUREA ECONOMIA A GENERALE GDF SPECIALE
Data: Venerdì, 21 ottobre @ 20:56:48 CEST
Argomento: Università




La laurea honoris causa in Economia e Commercio è stata conferita oggi, nel corso di una solenne cerimonia a Capua (Caserta), dalla Facoltà di Economia della Seconda Università degli Studi di Napoli al generale di corpo d'arma Roberto Speciale, comandante generale delal Guardia di Finanza. Alla consegna del riconoscimento - il primo nella storia della Finanza - hanno partecipato rappresentanti del governo (i sottosegretari Zinzi e Giuliano), della Regione Campania (il presidente del consiglio regionale Sandra Lonardo e gli assessori Montemarano e Armato), parlamentari, rappresentanti del mondo accademico, studenti. La cerimonia si è svolta nella nuova sede della Facoltà di Economia ospitata nel restaurato ex convento delle Dame Monache, alla presenza del rettore, Antonio Grella, e del Senato Accademico. Il preside della Facoltà, Vincenzo Maggioni ha letto la motivazione del conferimento della Laurea, mentre la laudatio è stata pronunciata da Mario Mustilli, ordinario di Economia e gestione delle Imprese delal facoltà di Economia della Seconda Università. Il generale Roberto Speciale, che si è detto particolarmente emozionato, ha tenuto, indossando la toga la sua lectio magistralis su 'La distorsione della concorrenza fra imprese: gli effetti della contraffazione dei marchi e della pirateria audiovisiva'. la cerimonia si è conclusa con la rituale consegna del diploma di laurea al neo dottore in Economia e Commercio.

Il fenomeno Cina ha spiazzato anche l'industria italiana del falso dimostrandosi altamente concorrenziale anche nell'illecito: lo ha sottolineato il generale Roberto Speciale, comandante generale della Guardia di Finanza, che oggi a Capua (Caserta), ha ricevuto la laurea honoris causa in Economia e Commercio della Seconda Università di Napoli, proponendo una lectio magistralis dedicata agli effetti della contraffazione dei marchi e della pirateria audiovisiva. Un fenomeno, quello dei falsi, ha sottolineato Speciale che si è detto "molto emozionato" nel ricevere la laurea, dalle dimensioni sempre più vaste e contro il quale c'é bisogno di contrasto delle forze dell'ordine ma anche di una maggiore sensibilizzazione dei cittadini. "La contraffazione e la pirateria - ha detto il generale nel corso del suo intervento, letto indossando la toga davanti alla platea di rappresentanti di istituzioni, mondo accademico e studenti nell'ex Convento delle Dame Monache, oggi nuova sede della Facoltà di Economia - sono facilitate, nella loro crescita esponenziale, dalla circostanza che non sono evidentemente percepite quali fenomenologie criminali da parte dei cittadini i quali probabilmente non sono bene informati sui rilevanti effetti negativi che ne derivano". Insomma, è l'allarme che ha lanciato Speciale, "si tratta di condotte che destano un basso allarme sociale e sono piuttosto tollerate. L'acquisto di borse o capi d'abbigliamento contraffatti, così come di opere dell' ingegno illecitamente riprodotte, non viene ancora colto, dalla generalità dei cittadini, come una condotta illegale e riprovevole, ma solo come un modo per risparmiare o per ottenere prodotti che, in altro mondo, non potrebbero acquistare". E il pericolo è che la sottovalutazione del fenomeno sia considerata "dalle organizzazioni criminali internazionali come un ulteriore impulso a prosperare nell'illecito". Si può e si deve fare, dunque, molto sul fronte della sensibilizzazione dei cittadini. Per quanto riguarda l'Italia, comunque, "fino a pochi anni fa è stata costantemente indicata come il Paese leader in Europa per la produzione di merce contraffatta, oggi le cose stanno in maniera leggermente diversa", con la Cina che ha conquistato il primato anche in questo campo. La contraffazione e la pirateria, ha tenuto a evidenziare il comandante generale delle Fiamme Gialle, determinano conseguenze molto negative non solo per le imprese, le economie nazionali e i consumatori ma anche per la società nel suo complesso, cominciare dai problemi per la salute e la sicurezza pubblica. In proposito, Speciale ha citato in particolare i medicinali (preparati contraffatti hanno provocato la morte di pazienti), i giocattoli, i ricambi automobilistici non originali che hanno provocato incidenti mortali e gli alimentari, causa di intossicazioni di varia natura. Tra le vittime di chi gestisce il mercato dei falsi, il generale ha indicato i cittadini extracomunitari, nordafricani in particolare, presenti in maniera massiccia su tutto il territorio nazionale. Secondo Speciale "proprio questi ultimi, visti con simpatia e indulgenza dall'opinione pubblica sono uno strumento nelle mani di pericolose organizzazioni che hanno trasferito in particolare nella contraffazione di alcuni prodotti, come pelletteria e abbigliamento, metodi e tecniche già collaudati con successo nel campo del contrabbando dei tabacchi lavorati esteri e dello spaccio di stupefacenti".

In Italia la cifra d' affari della contraffazione e della pirateria è di almeno 1,5 miliardi di euro: si tratta di una stima prudenziale, che si basa sul volume dei prodotti sequestrati dalle forze di polizia. Secondo indagini di alcune associazioni di categoria, in base a dati del 2003, il volume effettivo dei falsi sarebbe variabile addirittura dai 3,5 ai 7 miliardi di euro. I dati sono contenuti nella lectio magistralis tenuta oggi dal generale Roberto Speciale, comandante generale della Guardia di Finanza, che a Capua (Caserta) ha ricevuto la laurea honoris causa in Economia e Commercio della Seconda Università di Napoli. Il Cci, organismo istituito dalla Camera di Commercio internazionale, stima il valore delle merci contraffatte in una percentuale tra il 5 e il 7% del commercio mondiale, ovvero un valore di 200-300 miliardi di euro all'anno. In Italia il 60% dei prodotti sequestrati dalle forze di polizia si riferisce a prodotti d'abbigliamento e moda (tessile, pelletteria, calzature), il resto a orologeria, beni di consumo, componentistica, audiovisivi, software. Le organizzazioni criminali che gestiscono il mercato dei falsi, ha sottolineato Speciale, fanno di tutto per mascherare la vera origine dei prodotti. Le merci imitate prendono le rotte più diverse, passano per molti Paesi attraverso itinerari secondari, prima di giungere nei luoghi di distribuzione. Il 70% della produzione mondiale di contraffazioni proviene dal Sud Est Asiatico. La destinazione è per il 60% l'Unione europea e per il 40% il resto del mondo. La Cina è di gran lunga al primo posto, seguita da Corea, Taiwan e altri Paesi dell'area. Il restante 30% della produzione mondiale di falsi proviene dal bacino mediterraneo, con destinazione l'Unione europea, gli Stati Uniti, l'Africa, l'Est europeo. In Italia le aree maggiormente interessate alla produzione di merci contraffatte sono concentrate nel Napoletano (con particolare riferimento ai Quartieri spagnoli ed alle zone di Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano e Terzigno), l'hinterland milanese e la provincia di Prato, dove è preponderante la presenza di cinesi. In passato il fenomeno della contraffazione riguardava soprattutto generi di lusso che garantivano ai produttori ed ai venditori di falsi la realizzazione di grossi profitti commercializzando quantitativi esigui di merci a prezzi elevati. A partire dagli anni Settanta ed Ottanta l'industria del falso si è orientata sulla realizzazione e la vendita di massa di beni di largo consumo che più facilmente riescono ad eludere gli ordinari controlli a campione e possono essere distribuiti attraverso i normali flussi commerciali rendendo molto difficile l'intercettazione. La percentuale più elevata di prodotti contraffatti riguarda in particolare la pelletteria e il settore calzaturiero. Per quanto riguarda l'attività della Finanza, ha spiegato il generale Speciale, sono stati effettuati oltre 25 mila interventi nel periodo 2003-2004, con un aumento del 21% nel giro di un anno. Sono stati sequestrati oltre 129 milioni di pezzi: beni di consumo (47 milioni di pezzi) e giocattoli sono i prodotti più 'colpiti'. Seguono poi i comparti del sistema moda (oltre 25 milioni di pezzi) e dell'elettronica (più di 10 milioni di pezzi sequestrati). Il generale ha sottolineato che la pecentuale dei prodotti contraffatti sarebbe pari al 25% nell' industria degli audiovisivi, al 35% nell'industria informatica. Tale indice salirebbe addirittura al 46% su scala mondiale nel settore del software. E poi, il capitolo giocattoli: il 12% di quelli messi in commercio su scala mondiale sarebbero contraffatti. "E' facile immaginare - ha denunciato Speciale - quali siano i rischi per la sicurezza e la salute dei bambini che entrano in possesso di giocattoli contraffatti. E' altamente probabile che i beni in questione siano stati realizzati con assoluto disprezzo delle più elementari norme di sicurezza".

Il generale Roberto Speciale, comandante generale della Guardia di Finanza, rappresenta "il simbolo di un'istituzione impegnata nella lotta per la legalità in un territorio che ne ha più che mai bisogno. Con la sua presenza, con quella del Corpo delle Fiamme Gialle incarna il concetto di Stato". Lo ha sottolineato il rettore della Seconda Università di Napoli, Antonio Grella, oggi a Capua (Caserta) in occasione della consegna della laurea honoris causa in Economia al generale Speciale. "Le nostre mission, quelle della Facoltà e della Gdf - ha sottolineato il preside della Facoltà di Economia, Vincenzo Maggioni che ha letto la motivazione del conferimento al generale Speciale - sono tra loro molto prossime, direi che presentano forti nessi di complementarietà: da un lato c'é l' Università che insegna, nell'ambito della cultura della legalità, le regole ed i contesti nei quali si muovono le imprese e che caratterizzano i mercati ed i sistemi economici internazionali; dall'altro, c'é la Gdf che lavora ogni giorno, 365 giorni all'anno, perché queste regole siano rispettate, perché questi contesti funzionino secondo principi e norme codificati a livello sia nazionale che internazionale". "Il nostro Paese - ha sottolineato Mario Mustilli, ordinario di Economia e Gestione delle imprese della Facoltà di Economia della Seconda Università di Napoli che ha pronunciato la laudatio del generale Speciale, neo dottore in Economuia e Commercio - è stato per anni al centro di una forte attività di imitazione illegale di prodotti e ciò vale in particolare per i territori dell'area campana. E a dimostrazione di come questo atteggiamento non abbia pagato sul piano del benessere sociale basti considerare come ancora oggi tali territori arranchino. E' dimostrato - ha affermato - che l'area della contraffazione spesso si sovrappone a quella delle organizzazioni criminali. Si potrebbe concludere che un sistema che imita alla fine non cresce e non si sviluppa".

"La laurea ad Honorem in Economia conferita oggi al comandante generale della Guardia di Finanza, generale Roberto Speciale, rappresenta anche un riconoscimento per l'intero Corpo. Le Fiamme Gialle sono da sempre in prima fila a difesa della legalità". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Campania, Sandra Lonardo, che oggi ha partecipato alla cerimonia nella sede della Sun di Capua. "Sono particolarmente contenta - ha aggiunto Lonardo - che sia stata una Università della Campania, la Seconda Università di Napoli, la prima a concedere ad un alto esponente della Guardia di Finanza un riconoscimento prestigioso e di alto valore simbolico per la lotta contro tutte le forme di illegalità". Lonardo ha concluso: "Oggi, in occasione del conferimento della Laurea ad Honorem al generale Roberto Speciale, ho potuto anche ammirare la nuova sede ristrutturata dell'Università. Voglio congratularmi con il rettore della Sun, Antonio Grella, con il preside della facoltà di Economia, professor Vincenzo Maggioni, con l'intero corpo docente per l'impegno che profondono al servizio dei giovani e dell'intera collettività"(21 ottobre 2005-20:56)





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