PIGNATARO MAGGIORE (CASERTA): UN SONDAGGIO PER SCEGLIERE IL COLORE DELLE LAPIDI
Data: Mercoledì, 19 ottobre @ 08:35:53 CEST
Argomento: Enti e Comuni




Sarà un sondaggio a decidere quale dovrà essere il colore delle lapidi del cimitero di Pignataro Maggiore, piccolo comune del Casertano alle porte di Capua, dove alcuni cittadini hanno espresso perplessità sul prototipo presentato da un’associazione privata che si è occupata di realizzare il nuovo nicchiaio. L’ipotesi di una sorta di referendum popolare locale l’ha formulata il difensore civico del comune, l’avvocato Giorgio Bovenzi, in una nota inviata al commissario straordinario del comune Paolino Maddaloni dopo le polemiche sorte a seguito del tipo di lapidi da installare. Dopo un incontro con i responsabili dell’associazione Atduc, a seguito del quale è stato sciolto il nodo della presunta obbligatorietà dell’acquisto della lapide da parte della cittadinanza, è emersa una questione non da poco per i pignataresi e cioè l’aspetto estetico delle lastre sepolcrali. All’associazione in questione, che si occuperà della manutenzione e del decoro del nicchiaio, sono giunte delle lamentele da parte di cittadini che, pur disposti a rispettare l’omogeneità estetica delle lapidi, hanno lamentato il fatto che nel caso di specie ci si è trovati di fronte ad una scelta dello stile della lapide (in primis del colore) praticamente imposta dalla stessa associazione con la proposta di un preciso prototipo. Alla luce di ciò, scrive il difensore civico al commissario prefettizio si potrebbe «valutare l’ipotesi di compiere una scelta diversa a livello amministrativo, o, in subordine invitare l’Atduc ad effettuare, in concomitanza delle assegnazioni dei loculi, un sondaggio circa le preferenze dei cittadini sulla tipologia delle lapidi da installare, atteso che vi è una consolidata tradizione nel nostro Cimitero nell’utilizzare marmo bianco o di Carrara. In estrema ipotesi, e se ne ricorressero i presupposti, si potrebbe pensare persino ad un referendum per rendere la scelta quanto più democratica possibile». Intanto, dall’ufficio del difensore civico arrivano anche rassicurazioni ai cittadini sul fatto che non c’è «alcun obbligo né di porre da subito la lapide a chiusura del loculo, né di acquistarla dall’Atduc» e la possibilità «possibilità di recedere dall’assegnazione del loculo ed ottenere la restituzione integrale del capitale versato in caso di non condivisione del principio della omogeneità estetica» ma soltanto quello di rispettare il «criterio di omogeneità estetica previsto». Circostanza, quest’ultima, che ha fatto ipotizzare un sondaggio sul colore più vicino ai gusti del pignataresi.(18 ottobre 2005-23:30)





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