CASERTA: IL PAESE DELLE 'CIAMPATE DEL DIAVOLO' PROTESTA PER LA DISCARICA
Data: Venerdì, 14 ottobre @ 08:49:27 CEST
Argomento: Cittadini e Giustizia




Un’intera comunità dell’alto Casertano minaccia di mettere in vendita le proprie case nei cui pressi è in fase di realizzazione un discarica destinata ai rifiuti tossici industriali. Succede a Tora e Piccilli, piccolo comune alle falde del vulcano di Roccamonfina che, oltre ad essere noto per le «Ciampate del Diavolo» (tracce umane così definite risalenti a oltre trecento milioni di anni fa come hanno accertato recenti scoperte paleontologiche) rischia di diventare famoso anche per un abbandono collettivo della popolazione. Gli abitanti di Tora e Piccilli, Medaglia d’argento al merito civile per il sostegno offerto ai rifugiati ebrei durante la Seconda Guerra mondiale, hanno più volte lanciato il grido di allarme inviando anche un’accorata lettera al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Al centro dell’appello, la forte preoccupazione di quanti sarebbero costretti, davanti all’incombente realizzazione di una discarica, ad abbandonare le proprie case, recidendo così le proprie radici fino a far diventare Tora e Piccilli un paese fantasma. Nonostante il disco verde del Ministero dell’Ambiente, il comitato civico ritiene che la discarica avrà un impatto violento sul territorio comunale con riferimento all’inquinamento delle falde acquifere e ad altre conseguenze sulla natura. Si pensa al bosco degli Zingari (ampie distese di castagni, ulivi e querce che compognono il paesaggio di Tora, la flora e la fauna tutelata dal Parco di Roccamonfina) alla notevole flora erbacea; alla fauna che mostra la persistenza di specie difficili da conservare come cinghiali, volpi, pettirossi e falchi reali ma anche a vestigia antiche come la Torre Normanna e più recenti come il Convento dei Cappuccini, in passato ospedale dei garibaldini. La realizzazione della discarica è strettamente legata a quella di un impianto integrato di smaltimento dei rifiuti industriali nel comune di Pignataro Maggiore (dove pure ci sono proteste in atto) su progetto della Piattaforma Spa. In particolare, a Tora lo sversatoio dovrebbe sorgere a meno di ottocento metri dal paese, in Località Vigliucci (attualmente vi sono una decina di case rurali), su circa 12 ettari circa, dove gli abitanti del luogo testimoniano che alcuni camion scaricano di notte «non si sa bene che cosa», per cui è fondato il sospetto che l’area – distante dalla scuola elementare poche centinaia di metri in linea d’aria – sia oggetto da tempo di attività di sversamento di rifiuti tossici. Proprio lì, lo scorso settembre, l’amministrazione comunale retta dal sindaco Antonio Mammoli aveva convocato un consiglio comunale sull’argomento mentre il comitato di lotta sorto spontaneamente sta chiedendo ai cittadini di «mettere in vendita» l’intero paese se non si riuscirà a bloccare definitivamente la realizzazione del sito di stoccaggio. Intanto, per domani, è stata annunciata una manifestazione di protesta alla quale sono stati invitati tutti i sindaci del comprensorio con il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado dell’ambito territoriale. La marcia anti-discarica si svolgerà a Vairano Scalo: l’appuntamento è a piazza Unità d’Italia.(13 ottobre 2005-23:30)





Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=4198