CADAVERE NELLO SCATOLO: PERQUISITA ABITAZIONE VITTIMA
Data: Sabato, 06 settembre @ 08:31:29 CEST
Argomento: Cronaca




La Polizia scientifica e la Squadra Mobile di Ravenna hanno compiuto nel pomeriggio un minuzioso sopralluogo nell'appartamento di via Carrarone Chiesa 28, a Mezzano (Ravenna), dove abitavano Maria Teresa Strinati e Amedeo Bacchilega. Con gli inquirenti c'erano il pm Gianluca Chiapponi e i difensori della donna, Florinda Orlando e Giorgio Liverani. La porta d'ingresso dell'appartamento, al secondo piano di un caseggiato popolare, è stata aperta con l'intervento dei vigili del fuoco. Nel soggiorno sono state trovate macchie che sembrano di sangue. Qui, secondo la confessione di Maria Teresa Strinati e dell'amante Angelo Di Petrillo, sarebbe infatti avvenuto il delitto la sera di lunedì 25 agosto. Nel garage gli inquirenti hanno trovato due martelli. Domani l'appartamento e il garage saranno passati al setaccio dagli uomini della Polizia scientifica di Roma che utilizzeranno particolari tecniche per evidenziare le macchie di sangue. La svolta dell'inchiesta si è avuta grazie a preziosi indizi raccolti giovedì dalla Squadra Mobile di Ravenna e subito consegnati al pm Gianluca Chiapponi. Il magistrato si è immediatamente messo in contatto con il collega di S. Maria Capua Vetere e insieme hanno concordato le mosse successive. Gli elementi raccolti a Ravenna hanno permesso di evidenziare contraddizioni nella testimonianza che Maria Teresa Strinato aveva reso ai carabinieri casertani. In questo modo il pm ha autorizzato un'intercettazione ambientale sull'auto della donna che aveva raggiunto Caserta mercoledì scorso per il riconoscimento del cadavere del compagno, accompagnata dall'amante. E il contenuto delle conversazioni intercettate durante il ritorno a Ravenna hanno legittimato il fermo.





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