STRANEZZE CASERTANE: AGRISVILUPPO (CAMERA COMMERCIO) VUOLE LA NOMISMA DI PRODI
Data: Martedì, 13 settembre @ 17:41:27 CEST
Argomento: Enti e Comuni




Strano ma vero. Lino Martone, in qualità di presidente di Agrisviluppo, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Caserta per il settore primario, convoca un “Tavolo di concertazione sulla filiera della mozzarella di Bufala campana” ma non spedisce la missiva al Consorzio Tutela Mozzarella . E c’è di più: nella lettera – che si allega in copia – si scrive che vi sarebbe l’esigenza di “definire una metodologia di analisi volta a colmare alcune lacune di informazioni esistenti, definendo, in base alle alternative percorribili, le tecniche volte ad eliminarle e le modalità di standardizzazione dei dati raccolti.” E addirittura viene tirata in ballo Nomisma per fare tutto questo. “Onestamente mi piacerebbe sapere di quali lacune parla Martone – dice Vincenzo Oliviero,direttore del Consrzio, che sottolinea – i dati sui volumi di produzione dei caseifici Dop esistono, sono generati dai controlli dell’organismo di certificazione Csqa di Thiene, autorizzato dal Mipaf, nonché dai controlli del Consorzio Tutela effettuati sui Caseifici a marchio DOP e sono annualmente pubblicati nella Relazione all’assemblea annuale dei soci, dove Martone viene personalmente invitato e mai ha partecipato.” Su tale dato produttivo Oliviero inoltre dice:”Come Consorzio ben sappiamo, e da anni denunciamo, che alcuni caseifici non dichiarano tutta la Mozzarella di bufala campana Dop al Consorzio, al solo fine di ridurre il proprio onere in conto contributi consortili.” E che il dato produttivo reale è sicuramente più elevato di quello dichiarato dai singoli caseifici:” E su tanto sono di conforto le elaborazioni da noi effettuate sui dati rilevati da importanti agenzie di indagine di mercato e rese pubbliche – sottolinea Oliviero. Il presidente Francesco Serra rincara la dose:”Siamo stati talmente trasparenti da aprire un dibattito anche serrato in seno al Consorzio, al fine di trovare una soluzione a questo problema, così da fare in modo che tutto il prodotto Dop sia denunciato al Consorzio.” Per Serra manca un solo anello della catena:”Non si riescono a rilevare con continuità i prezzi medi al caseificio, per fare questo occorrerebbe una piattaforma informatica, magari collegata ad un mercato telematico, a cui stiamo lavorando, ed è una prospettiva che auspichiamo, vista poi anche la difficoltà a definire con esattezza matematica il fatturato di settore della MBC.” In ogni caso il problema è da affrontare su una scala diversa: ”Rispettiamo molto un soggetto come Nomisma - dice Oliviero - ma ci corre l’obbligo di ricordare che la filiera bufalina riguarda ben 4 regioni: Campania, Lazio, Puglia, Molise e non solo la provincia di Caserta.” Stranamente, Martone in qualità di presidente di un’azienda speciale della Camera di Commercio, invita tutti le sigle possibili ed immaginabili, che in alcuni casi poco o nulla hanno a che fare con la filiera bufalina, ed evita di invitare l’unico ente autorizzato al Mipaf (Consorzio Tutela), che svolge funzioni istituzionali delegate per legge. Per Oliviero, infine : ”Martone ha commesso un atto di indelicatezza istituzionale.”(13 settembre 2005 - 17:30)





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