INCHIESTA "ERIN BROCKOVIC": PROCURA S. MARIA C.V. CHIUDE STRALCIO
Data: Giovedì, 04 settembre @ 14:17:51 CEST
Argomento: Ambiente




La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere deciderà, probabilmente nei prossimi giorni, sull'eventuale archiviazione o rinvio a giudizio dei responsabili di tre società (con sedi a Marcianise, Napoli e Modugno) indagati nell'ambito di uno stralcio dell'inchiesta denominata operazione «Erin Brockovic» – come il titolo di un film interpretato qualche anno fa dall'attrice americana Julia Roberts – riguardante una serie di reati ambientali provocati dallo smaltimento di rifiuti tossici. L'operazione dei carabinieri del Noe, scattata nel marzo dello scorso anno, è stata battezzata con il titolo della pellicola statunitense dai militari dello speciale reparto in quanto nel film è raccontata la storia (tratta da un fatto di cronaca realmente accaduto) di una donna che scopre casualmente inquietanti indizi di una truffa ambientale causata da una nota società elettrica: molti abitanti di una comunità si sono ammalati o hanno addirittura perso la vita per l'inquinamento delle falde acquifere della zona, contaminate dal cromo esavalente utilizzato negli stabilimenti della società. Di cromo esavalente si parla anche nell'inchiesta sammaritana (nata dalle informazioni di una fonte «confidente»): la pericolosa sostanza, secondo l'accusa, sarebbe stata trasportata insieme ad alcuni fanghi dalla «Vanetta Spa» di Marcianise alla «Tersan Puglia-Sud Italia Spa» di Modugno (Bari) tramite la «Cosmer», un'azienda di Napoli specializzata nei trasporti. Sotto accusa si trovano Claudio Amendola (Vanetta), Salvatore Di Vicino (Cosmer) e Sabina Cirone (Tersan) i quali, tramite i propri avvocati Renato Jappelli, Alfonso Furgiuele e Rosario Pagliuca, avrebbero già chiarito con apposita documentazione la propria posizione. In particolare, a sostegno dell'accusa ci sono i riscontri di alcune analisi effettuate su residui di lavorazione. Materiale di risulta, avrebbe eccepito la difesa, analizzato solo successivamente alle ricognizioni effettuate dai Noe ma mai uscito dallo stabilimento per essere trasportato altrove. Nel capo di imputazione si parla di precise violazioni di legge e di «gestione di un traffico di rifiuti pericolosi». L'inchiesta vede coinvolte società di primo piano nel settore, conosciute per serietà e professionalità. La Vanetta, per esempio, a Marcianise produce la vitamina K3 (utlizzata nel campo zootecnico) ed utilizza le più moderne tecnologie al fine di ottenere la miglior qualità dei prodotti finiti in sicurezza e nel pieno rispetto delle normative ambientali emanate sia a livello nazionale sia a livello comunitario. Stesso discorso per la «Cosmer», ditta specializzata nel trasporto dei rifiuti anche pericolosi e della «Tersan» che produce fertilizzanti effettuando controanalisi ad ogni conferimento di fanghi. L'operazione fa parte di uno stralcio di un'inchiesta della quale è titolare il pm Donato Ceglie) chiuso lo scorso luglio: sarà poi il gip ad avvallare o meno la richiesta della procura che potrebbe essere decisa a giorni.





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