CASERTA, POLITICA.VENTRE:'NEL PARTITO UNITARIO I CENTRISTI VICINO ALLA SINISTRA'
Data: Lunedì, 29 agosto @ 13:17:42 CEST
Argomento: Politica




Il grande centro, rilanciato anche dalle recenti dichiarazioni del commissario Monti, riprende quota nella politica italiana dove alcune contrapposizioni forti interne alle due principali coalizioni stanno determinando una attesa per un nuovo soggetto politico che garantisca stabilità e unità programmatica al futuro governo. Tuttavia di questo progetto si dice che anche da parte di politici e politologi tutto e il contrario di tutto senza definirne connotati ed obiettivi. “A mio giudizio l’idea berlusconiana del partito unitario può costituire il nucleo centrale di un soggetto dice l’onorevole Ventre - che sia organicamente alleato con i partiti centristi dello schieramento di centrosinistra: si realizzerebbe così un fortissimo schieramento notevolmente convergente nelle sue componenti sui grandi temi della vita, come la famiglia, la solidarietà e lo sviluppo economico.” “E’ sotto gli occhi di tutti – aggiunge il commissario provinciale di Forza Italia – che i partiti centristi e moderati, spesso e volentieri, hanno maggiore difficoltà a dialogare politicamente nelle rispettive coalizioni di riferimento piuttosto che a confrontarsi in maniera costruttiva tra di loro. Basti pensare, infatti, alle difficoltà dovute a diverse vedute politiche tra l’Udeur e il partito della Rifondazione comunista nell’ambito del centrosinistra. Discorso analogo riguarda, ad esempio, la Lega Nord e l’Udc nel polo di centrodestra. Personalmente ritengo che i tempi siano maturi per una convergenza organica – non , dunque, estemporanea e legata singole proposte e attività – tra le forze moderate del Paese come l’Udc, l’Udeur, la Margherita e una parte di Forza Italia. Si tratta, quindi, di guardare con lungimiranza oltre gli attuali steccati di schieramento e ideologici per costituire un progetto politico ex novo capace, al tempo stesso, di rinverdire le migliori tradizioni dell’allora Democrazia cristiana abbinandole con i mutamenti della società che si sono registrati nell’ultimo decennio”. Sempre a parere dell’onorevole Ventre, l’ipotesi di un grande centro non escluderebbe, affatto, la stabilità dei governi futuri e sarebbe, allo stesso tempo, il superamento felice di un sistema bipolare che in Italia non ha mai attecchito del tutto in mancanza di una tradizione del genere che è, invece, prerogativa di democrazie più recenti. “Il bipolarismo nella nostra nazione, in buona sostanza – aggiunge il presidente Ventre – è nato dall’esigenza di garantire stabilità ai governi che, in media, duravano nove mesi. Questa esigenza, però, potrebbe essere facilmente superata anche in un sistema non bipolare che faccia ricorso, nuovamente, al proporzionale ma con uno sbarramento al cinque per cento come avviene da molti anni con successo in Germania e in altri paesi. In questo modo verrebbe, dunque, garantita non solo la stabilità del governo ma anche la sua omogeneità politica mediante un grande centro che sia il contenitore ideale di valori comuni e di strategie politiche simili”.





Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=3968