CASERTA, BRANCACCIO:'AL GEOECO COMARI E SPESE FOLLI IN RISTORNATI E ALBERGHI'(2)
Data: Mercoledì, 03 agosto @ 16:45:37 CEST
Argomento: Ambiente


Segue da precedente lancio



Qualche esempio? Senza alcuna logica e in spregio a tutte le norme sono state assunte alcune centinaia di lavoratori interinali, tra cui si annoverano dolci “comare” e piacenti “comparielli”. Sono state elargite cospicue somme per contratti di consulenza e di collaborazione di tutte le specie senza alcun risultato per la società e nonostante che all’interno della stessa figurano professionalità stimate. Addirittura in qualche caso ci si è inventati la “borsa di studio” pur di gratificare “comare e comparielli”. Per non parlare poi delle spese - veramente vergognose- che bisogna far fronte per far “mangiare e riposare” il dinamico presidente e i solerti amministratori: in qualche mese la somma per ristoranti e alberghi ha sfiorato i 10 mila euro (20 milioni delle vecchie lire!!!). Mi domando se tutto il tempo lo si impiega a mangiare e riposare quando si lavora per il Consorzio?? Senza poi dimenticare la recente e “romantica” luna di miele in Austria del presidente e di alcuni sindaci che ha comportato una spesa tra i 20 e i 30 mila euro (circa 60 milioni delle vecchie lire) a carico del dissanguato consorzio, senza alcuna utilità per lo stesso e le popolazioni dell’ambito. Ovviamente questi sono solo alcuni esempi, la lista potrebbe abbondantemente proseguire. Ma basta ciò per rendersi conto di fronte a cosa e a chi ci troviamo. Occorre un’azione forte per frenare questo progressivo peggioramento della situazione economica – finanziare così come, peraltro, hanno chiaramente indicato in una nota circostanziata i componenti del collegio sindacale. Da sindaco e, quindi, socio del Consorzio GeoEco non sono contrario ad un’intesa istituzionale che contenga però precise prescrizioni di rilancio del Consorzio stesso ma che nel contempo includi e faccia rispettare un imperativo categorico: nessun componente del precedente e soprattutto attuale C.d.A., compreso il “sorridente e coinvolgente” presidente Pepe, deve far parte del nuovo consiglio di amministrazione che, si badi bene, deve essere dimezzato nel numero dei componenti e soprattutto nel costo delle indennità che gli stessi percepiscono mensilmente. Una nota non marginale quest’ultima se si considera che attualmente gli 11 componenti costano alle case dell’azienda qualcosa come 50 mila euro mensili (circa 100 milioni delle vecchie lire). Considerato, infine, che molti atti che sto raccogliendo (vedi nota allegata) quasi certamente sono “illegittimi” e “illegali, mi riservo di fare dettagliata denuncia alla Procura della Repubblica di S.Maria C.V”. - Firmato: On. Angelo Brancaccio Sindaco di Orta di Atella e Consigliere Regionale





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