CASERTA, BRANCACCIO: 'GEOCEO PERDE 2 MLN DI EURO PER CLIENTELISMI E SPERPERI'
Data: Mercoledì, 03 agosto @ 16:42:45 CEST
Argomento: Ambiente


Il Sindaco Angelo Brancaccio condanna gli sperperi e il clientelismo che stanno portando il Consorzio GeoEco alla deriva con una perdita di esercizio di circa 2 mln di euro. Chiede che la gestione scellerata venga immediatamente bloccata per evitare pericolose conseguenze sul futuro dell’azienda.

“E’ ora che la politica si faccia carico delle proprie responsabilità e ponga un argine alla scandalosa deriva in atto al Consorzio GeoEco. Non si può più assistere impassibili al pericoloso proliferare di sprechi, sperperi e clientelismo che hanno portato - a nove mesi dell’insediamento della nuova gestione guidata dal Presidente Pepe - ad una perdita d’esercizio di circa due milioni di euro, cifra che purtroppo tra pochi giorni è destinata ad aumentare sensibilmente. Una pagina buia per il consorzio casertano che dopo essere stato per anni un significativo punto di riferimento per quanti operano nel settore dell’ambiente e della gestione dei rifiuti nel Mezzogiorno d’Italia, con una forza lavoro di oltre 400 dipendenti, vede ora seriamente compromettere la continuazione dell’attività aziendale”. Angelo Brancaccio, sindaco di Orta di Atella e consigliere regionale, non usa mezzi termini per condannare la grave e crescente situazione di squilibrio economico che investe il Consorzio GeoEco, la cui funzione oggi è ridotta ad organo di supporto clientelare. “Bisogna intervenire con fermezza e urgenza – prosegue il sindaco diessino – due le strade possibili: la copertura della perdita economica o la messa in liquidazione. Ovviamente io mi batterò senza lesinare energie e sforzi affinché prevalga la prima ipotesi. La Politica deve ritrovare gli strumenti che garantiscano una spesa rispettosa delle regole di efficienza e trasparenza. L’azienda dispone di lavoratori seri e responsabili, di professionalità e competenze in grado di collaborare con determinazione alla realizzazione di interventi che scongiurino danni irreparabili come la deriva in atto lascia presagire. Qualcuno obietterà che la colpa è anche delle gestioni precedenti targate centro sinistra. Certo! Se si guarda alle scelte compiute dall’amministratore delegato dell’ultimo C.d.A. si può anche convenire. Questi con proprio decreto si rese protagonista di assunzioni clientelari non funzionali agli obiettivi societari e senza la necessaria copertura finanziaria. Guarda caso attualmente costui, insieme al proprio capo – socio, è tra i più solerti sostenitori sul piano politico della “immorale” gestione del “trasversale” Presidente Pepe: forse perché spera di essere nominato Direttore nel tentativo in corso di accordo bipartisan? Oppure si “limita” ad ambire ad un aumento di livello per un proprio “caro”, ovvero la garanzia che l’amministratore delegato di Casoria Ambiente (Carlo Savoia!!!) nonostante perdite gestionali ed … altro (!!!) non venga rimosso? Veder lavorare insieme il dispensatore di sorrisi, cioè il presidente Pepe, con l’allegro amministratore sarebbe davvero una iattura o meglio la fine del decennale Consorzio. Rimane oggi ben poco di quella gloriosa azienda che è stato il consorzio Ce 2, con questa gestione è diventato un autentico carrozzone clientelare, una stagione di degrado economica e “morale” in cui si assiste solo alla distribuzione di prebende e allo spreco di risorse pubbliche.(SEGUE)





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