INFRASTRUTTURE: CASERTA E MESSINA FRA LE PRIME 20 PROVINCE
Data: Venerdì, 24 giugno @ 09:25:46 CEST
Argomento: Ambiente




Prima l'Umbria fra le regioni per dotazione di infrastrutture ferroviarie e Ancona fra le province, bene la Liguria per strade e autostrade con Savona in testa alla classifica provinciale, il Lazio è ok per i servizi aeroportuali mentre all' opposto è la provincia di Potenza a languire nell' isolamento, mentre nei porti è prima la Liguria fra le regioni ma è Trieste l' eccellenza provinciale. Questo il quadro sulle dotazioni infrastrutturali (rete ferroviaria, di Regioni e Province italiane - in rapporto al numero di abitanti) secondo il tradizionale studio dell' istituto Tagliacarne chiesto da Unioncamere. RETE FERROVIARIA. I punti di snodo ferroviario del territorio italiano mostrano una maggiore dotazione Umbria, (1° - indice 231,8) a un livello più che doppio rispetto alla media nazionale, seguita da Liguria (2° - indice 152,4), Toscana (3° - 128,5), ed Emilia Romagna (4° - 127,1). La Campania al quinto posto (124,4) è la prima regione del Mezzogiorno e precede il Lazio (6° - 120,2). Significativo il nono posto della Calabria (102), trainata da Vibo-Valentia (terza provincia italiana) e che si colloca due punti sopra la media nazionale. Se è facile prevedere che a Valle d'Aosta (10,7) e Sardegna (15,1) tocca il ruolo assoluto di cenerentole, vanno male le cose anche per Molise e Sicilia che sono ancora a metà strada rispetto al livello medio del paese registrato dall'indice. In rapporto al fabbisogno della popolazione e del territorio è in affanno anche la Lombardia che si trova al quindicesimo posto con una dotazione ferroviaria di venti punti inferiore alla media nazionale(79,2/100). Fra le province spicca Ancona (1° - 303,8 l' indice) tre volte sopra la media italiana. Non distanti appaiate al secondo posto sono Terni e Bologna (272,1). Sono complessivamente dieci le province che registrano un livello doppio rispetto alla media nazionale. Fra queste si mette in evidenza Brindisi (9° - 201,7), unica provincia del Sud assieme a Vibo-Valentia (3°) nella top 20. In fondo alla classifica c'é Biella, dieci volte più indietro rispetto al resto d'Italia. Oltre a numerose province meridionali, negli ultimi posti compare anche Belluno (101° - 11,7). RETE STRADALE. Soltanto dieci regioni possono vantare un livello più alto della media nazionale per la dotazione di strade e autostrade. Fra queste non rientrano né il Lazio (94,1) né soprattutto la Lombardia (15° - 85,7). Il primato è della Liguria, dove Savona con 260,9 è la prima provincia italiana, e non è insidiato dal pure significativo secondo posto dell'Abruzzo (145,1). La Valle D'Aosta, terza, recupera rispetto alla carenza di ferrovie mentre Calabria e Campania, sono rispettivamente all'ottavo e nono posto con un indice superiore, seppur di poco, alla media nazionale. Chi sta peggio, in questo comparto, è ancora la Sardegna con parametri poco lusinghieri anche per Basilicata (19° - 69,9l' indice), Puglia (18° - 72,6), Umbria (17° - 83,2) e Sicilia (16° - 84,1). Tre province del Piemonte, Novara (2° - 237,3), Vercelli (3° - 235) e Alessandria (4° - 227), sono in vetta alla classifica con indici due volte più alti del resto d'Italia. Le prime sette posizioni sono praticamente appannaggio di province piemontesi e liguri. Caserta e Messina sono le uniche realtà del Sud inserite fra le prime venti. Tra quelle che soffrono una grossa carenza di rete stradale e autostradale non troviamo, come ci si potrebbe aspettare, province meridionali. La maglia nera spetta a Lecco (103° - 34,5) preceduta da Latina (102° - 37,9) Sondrio (101° - 38) e Trieste (100° - 39,1) leader in porti, e ben piazzata in ferrovie e aeroporti. AEROPORTI. Le strutture aeroportuali rappresentano la tipologia di infrastrutture meno diffuse nel Paese con solo cinque regioni che vanno oltre la media regionale. In testa c'é il Lazio con 254,4 punti attribuiti dall'indice. A ruota segue la Lombardia con 192,2 punti. Molto indietro Liguria (3° - 109,3), Veneto (4° - 102,8) e Toscana (5° - 100,4). Obbligate dalla loro condizione geografica di isole, Sardegna (7° - 81,1) e Sicilia (10° - 78,3), pur con una dotazione inferiore alla media, rientrano nelle prime dieci regioni. Tra le province che rispetto al loro fabbisogno sono servite molto meglio delle altre ci sono Lodi in testa che subisce l'influsso positivo della vicinanza di Milano, Varese al secondo posto grazie a Malpensa e al quarto posto Roma (339,8). Per rintracciare Milano bisogna scendere al 18° posto (161,4). La Basilicata è la regione meno servita dagli aeroporti con Potenza e Matera agli ultimi due posti e così pure il Friuli sconta l'isolamento aeroportuale di Udine (101° - 10,8) e Pordenone (98° -12,5). PORTI. La collocazione geografica è determinante. Lo sbocco sul mare agevola la leadership della Liguria (637,6) i cui quattro porti (Savona 4° - La Spezia 5° - Imperia 7° - Genova 8°) sono nelle prime dieci posizioni della graduatoria per province. Il livello della regione è sei volte superiore alla media di comparto nel Paese. Il traino forte di Trieste, che svetta incontrastata fra le province (2494,9) fa attestare al secondo posto il Friuli Venezia Giulia (342,1). La Sicilia è buona terza (167,9) potendo contare su Trapani (9°), Siracusa (11°), Catania (16°) e Messina (20°) fra le prime venti province italiane per dotazione portuale. La valutazione dell'indice Unioncamere-Tagliacarne riconosce anche la validità delle strutture portuali di Livorno (2° -1001,3) e Ravenna (3° - 930) e più indietro Venezia (6° - 690,5)





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