CASERTA, ALLARME CRESCITA RAPINE IN BANCA: MAI GESTI EROICI DA IMPIEGATI
Data: Giovedì, 14 aprile @ 15:14:50 CEST
Argomento: Economia




Forte crescita in Campania del fenomeno delle rapine in banca; secondo uno studio presentato dalla Fisac-Cgil, nel 2004 gli episodi registrati sono stati 136, rispetto ai 77 del 2003 e ai 69 del 2002. L'aumento registrato tra il 2004 e il 2003 è stato pari al 76 per cento. L'incidenza sul totale nazionale è passato in due anni dal 2,8 al 5,1 per cento. I dati provinciali segnalano, in Campania, Napoli come città maggiormente colpita dal fenomeno con 70 rapine (+76,2 per cento rispetto al 2003), seguono Caserta con 25, Salerno con 20, Avellino con 11 e Benevento con 10. Queste ultime due province sono le uniche a registrare un dato in controtendenza, con una lieve diminuzione del fenomeno. L'unica grande città, a livello nazionale, che ha registrato un aumento maggiore rispetto a quello partenopeo è stata Modena (+92,3). Dopo Napoli, ci sono Bologna (+72,1), Roma (+64,6), Torino (+54) e Milano (+15,8). Per affrontare il problema, l'organizzazione regionale di categoria dei bancari, la Fisac-Cgil, lancia, in una conferenza stampa, la proposta di un "protocollo d'intesa per la prevenzione del rischio rapina" che punta a coinvolgere prefettura, forze dell'ordine, banche, organizzazioni sindacali e mette in piedi un Osservatorio regionale per controllare il fenomeno. "Le rapine nel 2004 - sottolinea il segretario generale della Fisac Campania, Massimo Vellante - sono in netto aumento e il fenomeno non è da sottovalutare. Per i lavoratori é un vero e proprio problema che vogliamo sottoporre all'Abi, anche in termini contrattuali, perché ad oggi il protocollo d'intesa sul problema rapine è assolutamente carente, perché non prevede il rischio sociale a cui è sottoposto il lavoratore". "All'Abi - ricorda Vellante - stanno pensando di assegnare una sorta di punteggio ale banche in base al loro livello di sicurezza in caso di rapina, proponendo di incentivare la sicurezza con sistemi come la lettura delle impronte digitali o persino la scansione dell'iride. Ma il vero problema è lo stress che subisce il lavoratore in caso di rapina, perché il fenomeno interessa in media, in Italia, 4000 lavoratori e in Campania almeno 700 ogni anno". Il manager della Asl Napoli 1, Angelo Montemarano, spiega i contenuti della convenzione sottoscritta dalla struttura sanitaria con la Fisac proprio per le consulenze specialistiche psichiatriche per i lavoratori delle aziende di credito coinvolti in rapine durante il lavoro. Secondo il responsabile dell'ambulatorio sovradistrettuale mobbing e disadattamento lavorativo del dipartimento di salute mentale della Asl Na1, Paolo Pappone "il coinvolgimento dei lavoratori in avvenimenti criminosi comporta, anche quando non si verificano danni fisici, una condizione di intensa sofferenza emotiva che può sfociare in una vera e propria patologia psichica". "Siamo convinti - sottolinea la segretaria regionale della Cgil Campania, Antonella Pezzullo - che le politiche per la sicurezza non possono chiedere soluzioni al solo fronte repressivo e sanzionatorio, ma richiedono un più complesso sforzo di attivazione di quella rete di soggetti istituzionali e sociali che intrecci percorsi di tutela e costruzione di opportunità sociali, in grado di rispondere in termini concreti alla domanda diffusa di protezione e legalità".





Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=3394