TENTATO SUICIDIO ON LINE: ECCO COME E' STATA SALVATA LA DONNA
Data: Sabato, 23 agosto @ 17:08:45 CEST
Argomento: Cronaca




Massmo Turbacci, un appuntato dei carabinieri in servizio a Foggia è l'autore del salvataggio telematico di Matilde C, la donna di Aversa che aveva annunciato di voler morire ad un gruppo di utenti collegati via chat. Il militare è sposato e ha due bambini: la notte scorsa ha salvato una donna di 41 anni che aveva tentato il suicidio mentre era collegata in Rete. Alla base del disperato gesto una delusione d' amore, nato proprio grazie al Web. L' appuntato stamattina ha spiegato ai giornalisti le fasi del salvataggio della donna che aveva ingerito farmaci per dire addio alla vita. "Ieri notte - ha raccontato - stavo in una 'stanza' e chattavo con amici conosciuti via Internet, quando è entrata una persona che chiedeva aiuto per una donna che aveva tentato di avvelenarsi per una delusione d' amore nata via Internet. Ho cercato immediatamente di individuare la donna che si stava avvelenando, di capire chi fosse; fino a quando l' ho individuata, le ho fatto delle domande ma lei rispondeva con molta difficoltà, farfugliava frasi senza senso. Allora l' ho portata in un' altra 'stanza' e ho cominciato a farla parlare. Poi, dopo una lunga insistenza, mi sono fatto aprire la 'web cam' e ho continuato a farla parlare, tenendola sveglia". "Contemporaneamente - continua l' appuntato - ho cercato tra gli amici di Internet qualcuno che conoscesse il suo numero di cellulare, fino a quando ho avuto il recapito telefonico. Ho quindi avvertito la centrale operativa dei carabinieri di Foggia la quale si è messa in contatto con il centro Tim di Roma che, in meno di mezz' ora, è riuscito a risalire al possessore del cellulare e al suo indirizzo. La donna, che abita ad Aversa, in quel momento era sola in casa)". Poco tempo dopo, sempre tramite la 'web cam', il carabiniere ha seguito l' arrivo in diretta in casa della donna di alcuni suoi colleghi di Aversa (Caserta) accompagnati da paramedici. "C' è stato - dice soddisfatto l' appuntato - un fragoroso applauso e un 'evviva' generale da parte di tutti coloro che avevano seguito la vicenda via Internet. Per me è stato un sollievo. Non mi sento affatto un eroe, anche perché fa parte del mio lavoro, di essere a disposizione della gente". "Pure dopo questo episodio - conclude - continuerò a utilizzare il computer anche per il mio lavoro e colgo l' occasione per ringraziare l' Arma dei carabinieri che mi ha dato l' opportunità di imparare a usarlo. Mi sono messo in contatto con la donna e spero, al più presto, di poterla conoscere di persona".





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