GIUSTIZIA, LIBRO BIANCO-BIS DELL'ANM PER S.MARIA CAPUA VETERE (CASERTA)
Data: Lunedì, 07 marzo @ 20:15:53 CET
Argomento: Cittadini e Giustizia




L'Associazione nazionale magistrati ha presentato l'appendice al Libro Bianco sulla giustizia 2005 riguardante esclusivamente la situazione degli organici di Santa Maria Capua Vetere. La notizia era stata anticipata tre giorni fa sull'edizione di Caserta de Il Mattino e del Corriere del Mezzogiorno. La sottosezione dell'Anm sammaritana, infatti, aveva lamentato una scarsa presenza delle problematiche casertane nel Libro Bianco 2005 presentato nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. Gli organici, si legge nell'appendice "sono assolutamente insufficienti" a fronte di un carico di lavoro notevolissimo, determinato soprattutto da "processi di particolare complessità" di criminalità organizzata . Il risultato? "La paralisi dell'attività dei collegi chiamati a trattarli, con una sostanziale denegata giustizia per i processi ordinari". La denuncia è contenuta in un articolato documento messo a punto dalla sottosezione del sindacato delle toghe di Santa Maria Capua Vetere ma fatto proprio dalla giunta esecutiva centrale dell'Anm. "Le piante organiche prevedono per il tribunale 85 magistrati e per la procura 28 unità" a fronte di una popolazione residente stimata per difetto dal ministero della Giustizia ("manca il numero altamente significativo e non censito di stranieri clandestini che producono un contenzioso penale di non poca rilevanza") in oltre 840mila abitanti. Ma il vero problema è che a Santa Maria rifluiscono tutti i processi istruiti dalla Dda di Napoli relativi alla provincia di Caserta, che è al secondo posto su base nazionale per numero di omicidi a matrice mafiosa. Si tratta di processi di particolare complessità "per numero di imputati e di imputazioni": attualmente ne pendono 87 e "ben 436 imputati" sono in attesa di giudizio. "Sono altrettanto allarmanti", secondo l'Anm, i numeri della giustizia civile. "Dinanzi al tribunale civile di Santa Maria Capua Vetere pendono la metà dei processi rispetto al tribunale di Napoli, mentre i giudici di Santa Maria Capua Vetere sono un quarto rispetto ai colleghi napoletani: dunque devono lavorare il doppio". In particolare "dinanzi alla sezione lavoro pendono circa 7000 processi per ogni magistrato contro i 2352 per ogni magistrato di Napoli".





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