CASERTA, SOLIDARIETA' E GIUSTIZIA: INTERESSANTE INCONTRO AIFO A CASAGIOVE
Data: Domenica, 13 febbraio @ 13:40:00 CET
Argomento: Politica




Si terrà lunedì 14 febbraio alle ore 18 presso l’Istituto Mater Amabilis in viale Trieste a Casagiove (Caserta) l’incontro organizzato dal Gruppo locale dell’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau (Aifo) sul tema “Non c’è Solidarietà senza Giustizia”. Protagonisti saranno Chiara Castellani, medico chirurgo, responsabile del progetto sanitario dell’Aifo a Kimbau (Congo) e autrice del libro “Una lampadina per Kimbau” edito da Mondadori, e Gino Gravina, economista e vive presidente dell’Aifo. L’Aifo, nata nel 1961 per combattere la lebbra, ha col tempo esteso le sue battaglie umanitarie per il rispetto del diritto alla salute, all’istruzione, all’infanzia. Chiara Castellani, medico di guerra, è una volontaria dell’Aifo. Racconterà la sua vita dedicata alle persone più emarginate del mondo e la sua attuale scommessa di rendere operativo l’ospedale di Kimbau, paese della Repubblica Democratica del Congo. Il 10 giugno 2000 la Castellani ha ricevuto dal presidente Ciampi il titolo di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica. Il 21 ottobre 2000 l’associazione di Brescia Cuore Amico le ha attribuito il Nobel al Missionario. Nel 2001 le è stato assegnato a Saint Vincent il premio Donna dell’Anno. Ha pubblicato, oltre a “Una lampadina per Kimbau”, il libro “Carissimi tutti”. Nata a Parma nel 1956, Chiara Castellani, specializzatasi in Ginecologia e Ostetricia, a 26 anni è partita per il Nicaragua con il marito medico. Terminata la sua missione in America Latina, nel 1992 è partita per l’Africa. L’Aifo le ha affidato la direzione di un ospedale fantasma, abbandonato dai belgi a Kimbau, nello Zaire, oggi Repubblica Democratica del Congo. Unico medico per centomila abitanti in una zona di cinquemila kmq. Anche dopo la mutilazione del braccio destro, in seguito a un incidente stradale, ha continuato a lottare per salvare vite umane e promuovere il diritto alla salute. Nei villaggi dimenticati della foresta e nell’ospedale con quattrocento ammalati, senza acqua, senza energia elettrica, con scarsi medicinali, è per tutti “Mamma Clara”. Con la sua ostinata determinazione e con il contributo dell’Aifo è riuscita a realizzare un progetto che inizialmente sembrava solo un’utopia destinata a rimanere tale: dotare l’ospedale di Kimbau e il villaggio di elettricità e acqua.





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