TRENI: SULLA LINEA MADDALONI-CASERTA-ROMA NUMEROSI DISSERVIZI IN DANNO PENDOLARI
Data: Martedì, 01 febbraio @ 21:00:31 CET
Argomento: Tempo




"La nostra forma di protesta è contraria ad ogni forma di blocco dei treni, come è avvenuto a Milano, noi preferiamo un boicottaggio intelligente degli abbonamenti mensili per manifestare il nostro disappunto per i disservizi nei servizi offerti da Trenitalia ai pendolari". Lo ha detto Alfredo Capasso, presidente dell'Acusp (associazione contribuenti utenti servizi pubblici). Il problema dei pendolari, che ha portato all'occupazione della linea ferroviaria Milano-Torino in passato e questa mattina allo sciopero del biglietto e ad un sit-in dei pendolari davanti alla sede Consiglio regionale del Piemonte, coinvolge anche gli utenti partenopei, che per il sovraffollamento delle linee ferroviarie sono soggetti a ritardi nonché a viaggiare "come animali", come ha ribadito Capasso, per le condizioni dei vagoni. " Milano si sta muovendo solo adesso, noi siamo operativi già da molto tempo in quanto questo problema non tende a migliorare assolutamente anzi, come ha notato il coordinatore dell'Acusp, Mario Accarino, che è di Formia, i servizi erano più celeri 20 anni fa - ha detto il presidente dell'Acusp - Per noi misure estreme come quelle adottate a Milano sono sbagliate perché le spese che un blocco ferroviario impongono a Trenitalia ricadono su noi utenti, perciò sono convinto che sia meglio boicottare gli abbonamenti mensili". "I disagi causati ai pendolari della linea Maddaloni-Caserta-Roma sono enormi e riguardano anche la sicurezza e l'igiene delle carrozze, che sono sporche e troppo spesso sovraffollate. Per rendere l'idea della situazione basta pensare che il mese scorso un macchinista ha dovuto fermare un treno sulla linea tra Cava dé Tirreni e Napoli per l'eccessivo affollamento che impediva la chiusura delle porte". " Io credo - continua Capasso - che l'unica soluzione a questo problema sia nell'immediato che Trenitalia liberi la tratta regionale, aumenti le carrozze e investa sulla sicurezza e l'igiene, spesso precario, dei treni, e a lungo termine porti avanti i progetti alta velocità ". " Ci auguriamo - conclude il presidente dell'Acusp - che Trenitalia, prendendo atto che alcuni pendolari si vedono decurtata la busta paga a causa dei continui ritardi sul lavoro, oppure sono costretti a prendere un taxi a spese proprie per sopperire ai disservizi, offra un bonus sugli abbonamenti agli utenti".





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