CASERTA, ACQUA E LATTE IN MANO ALLA CAMORRA: INTERVENTO DEL PROCURATORE VIGNA
Data: Giovedì, 20 gennaio @ 04:08:29 CET
Argomento: Cronaca




"Il fatturato annuo lordo della criminalità mafiosa in Italia ammonta a cento miliardi di euro l'anno". Il dato, preoccupante, arriva dal procuratore nazionale anti-mafia, Pierluigi Vigna, per il quale "il problema più grande che abbiamo di fronte è quello della criminalità economica". Secondo Vigna il fatturato di cento miliardi "riguarda solamente alcuni settori, come quello degli stupefacenti, degli appalti pubblici, delle armi, della prostituzione. Mentre non tiene conto del fatturato delle nuove mafie". Per il procuratore nazionale anti-mafia, intervenuto nel corso dei consigli generali di Cgil, Cisl e Uil sul Mezzogiorno, "il prossimo bersaglio della criminalità organizzata è quello del travolgimento delle regole di mercato. In pratica in certe zone si vendono solo certi prodotti di certe marche. Tutti gli altri vengono estromessi. E se l'economia reale finisce in mano criminale è chiaro che non c'è più un percorso verso la democrazia". Vigna ha poi ricordato la situazione campana. "La vecchia Parmalat aveva dato in concessione ad un'azienda della camorra il suo marchio perchè ne aveva un ritorno in quanto gli garantiva il controllo totale della zona". O a Caserta dove la distribuzione dell'acqua è in mano alle cosche, o la distribuzione del pane in altre aree del Mezzogiorno. "Tutti parlano del nanismo delle imprese nel Sud, ma io credo che vi sia anche l'autocondizionamento che l'imprenditore, pur non direttamente minacciato, si pone per non invadere produzioni che sono in mano al crimine" continua Vigna. Dopo la denuncia, l'appello rivolto ai sindacati, perché moltiplichino gli sforzi. "Siamo sicuri che al sud il sindacato sia così attivo e penetrante? Quello che serve è una grande forza di denuncia sulle tipiche attività dove si esercita la mafia: dai calcestruzzi, alle cave, agli ipermercati. Quello che serve è contrastare tutti insieme la più grande opera strategica delle mafie, che è quella di aver distolto la fiducia dei cittadini dalle istituzioni verso di loro".





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