SERVIZI PUBBLICI: DELEGAZIONE IRACHENA IN VISITA ANCHE A CASERTA
Data: Mercoledì, 20 ottobre @ 07:12:54 CEST
Argomento: Enti e Comuni




Arriverà domani in Puglia la delegazione irachena composta da dirigenti pubblici della provincia di Dhi Qar di cui è capoluogo Nassiriya, nel sud dell'Iraq, che è già da qualche giorno in Italia per uno stage di due settimane sulla pubblica amministrazione e la gestione dei servizi pubblici. La visita della delegazione, composta da 34 dirigenti pubblici, è partita da Roma il 16 ottobre: la missione si colloca nell' ambito di un progetto affidato al Formez dal ministero degli esteri che mira a sostenere la transizione democratica in Iraq, e che durerà complessivamente un anno. Lo stage seguirà un percorso di formazione sull' organizzazione istituzionale italiana e i rapporti delle competenze tra Regioni-Province e Comuni, sulla progettazione integrata e project work e prevede numerosi incontri con le diverse realtà della pubblica amministrazione locale italiana. In Puglia la delegazione studierà il sistema di funzionamento dell' Acquedotto pugliese, e avrà contatti con la maccina amministrativa del Comune di Bari. Successivamente si recherà in Basilicata (Matera, 21 ottobre), Campania (Caserta, 22 ottobre), Veneto (Venezia, 24 e 25 ottobre) ed Emilia Romagna (Ferrara, 26 ottobre), e concluderà il viaggio di nuovo nel Lazio, a Roma da dove è partita (27-28 e 29 ottobre). "In un momento così delicato dal punto di vista politico e amministrativo - afferma in una nota Maurizio Zandri, direttore di Sudgest - l' Iraq ha bisogno di interventi legati alla ricostruzione e all' emergenza del Paese. A lungo termine, però, c' è l'esigenza di competenze procedurali per costruire un programma di sviluppo complesso e finalizzato a ricevere finanziamenti internazionali". "Obiettivo del progetto, dunque - ha detto ancora - è rafforzare le capacità delle amministrazioni pubbliche locali irachene, aiutando i quadri a sviluppare nell'area di Nassiriya programmi integrati in favore dei bisogni della popolazione. Nostro compito sarà affiancare la classe dirigente pubblica irachena e fare in modo che le idee possano concretizzarsi in progetti sostenibili, validi e ben formulati". L' attività formativa del Formez si concluderà nel 2005 e si svolgerà attraverso affiancamento on the job e formazione (sia in Iraq che in Italia) degli attori locali preposti al funzionamento della macchina organizzativa e dello sviluppo locale. L'azione del Formez consisterà nel supportare il ruolo dei City Councils (20 in tutta la provincia) e del Provisional Provincial Council (organismo consultivo di più recente costituzione), rafforzando le loro capacità di intervento e di organizzazione nelle aree della governance e dello sviluppo locale, attualmente ancora limitate. Ampio spazio nel processo di assistenza sarà dato alla progettazione integrata sul territorio, con particolare attenzione ai temi infrastrutturali e ambientali, della conservazione dei beni culturali, della gestione delle risorse idriche, e conseguentemente dello sviluppo delle Pmi agricole. "Il progetto - ha sottolineato il presidente del Formez Carlo Flamment - potrà contribuire al processo di democratizzazione in atto in Iraq. Una maggiore trasparenza ed efficienza nella gestione dei servizi pubblici e della macchina amministrativa generano, infatti, rapporti più diretti con i cittadini e le imprese, creando un circolo virtuoso di fiducia e crescita del Paese. Nella missione appena avviata cercheremo di trasferire agli amici iracheni le nostre conoscenze in tema di pubblica amministrazione e le esperienze del modello italiano. In seguito la formazione proseguirà in Irak, attraverso l'attività sul campo dove per qualche mese e con l'uso delle nuove tecnologie offriremo assistenza tecnica, al termine della quale i dirigenti saranno in grado di presentare progetti per ottenere i giusti finanziamenti dalla comunità internazionale". "Con l'avvio del progetto - ha detto ha detto Selman Shereef Daffar, membro del Consiglio provinciale di Dhi Qar e Capo delegazione - ci aspettiamo che l'Italia finanzi un programma per bonificare la zona delle paludi e crei un villaggio moderno in un'area di grande importanza storica per la presenza della casa di Abramo, padre delle tre religioni monoteiste, ma anche la più danneggiata dal vecchio regime". "Successivamente - ha concluso - ci auguriamo che vengano risanate le zone di carattere turistico e attuati i programmi sociali che coinvolgono la famiglia e i bambini. Il nostro desiderio è che l'Italia lasci un'impronta positiva in Irak, affinché questo possa favorire i rapporti bilaterali futuri".





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