CASERTA, PIANTA ORGANICA DEL COMUNE: INTERVENTO DI ENZO BATTARRA
Data: Martedì, 31 agosto @ 12:24:28 CEST
Argomento: Enti e Comuni




In merito al documento diffuso dalle Organizzazioni sindacali sulla questione della Pianta Organica, interviene Enzo Battarra, consigliere comunale di Caserta dei Democratici di Sinistra e presidente della Commissione Speciale di Controllo Bilancio e Patrimonio: “Come si fa a non condividere il duro documento stilato dalle Organizzazioni sindacali confederali aziendali e provinciali? Intervengo a sostegno dell’azione delle parti sociali, solidarizzando con loro per quanto esprimono. È da tempo ormai che l’Amministrazione comunale disattende gli impegni assunti con i rappresentanti dei lavoratori e con gli stessi cittadini casertani. Appare più che legittima la richiesta di immediata sospensione delle Selezioni per Mobilità Esterna. Nel corso dell’ultimo anno più volte le Organizzazioni sindacali si sono viste costrette a proclamare lo stato di agitazione del personale, ma in quest’ultima occasione, essendo stato raggiunto probabilmente il fondo, è stata preannunciata denuncia per attività antisindacale dell’Amministrazione Comunale per variazione Piano Occupazionale. È bene ribadire che non è più il tempo in cui a Ferragosto si potevano modificare alla chetichella le piante organiche, sperando nell’assenza e nella scarsa informazione di Sindacati e Consiglieri comunali. Ormai le notizie viaggiano veloci e i blitz estivi non funzionano più. Ristabiliamo le regole democratiche. Si dia la possibilità e l’opportunità alle parti sociali di svolgere il loro ruolo e si convochi il Consiglio comunale perché si esprima nel merito della Pianta Organica con un proprio deliberato. Opposizioni e parti sociali hanno già espresso più volte la loro preoccupazione per l’enorme massa debitoria che l’Ente ha a tutt’oggi accumulato, aggravata dalle manovre finanziarie sui mutui, che fanno presagire un ulteriore e pericoloso indebitamento che graverà ancora una volta sui lavoratori e sull’intera collettività. Questo il quadro che si delinea all’interno della Casa comunale. Ed è opportuno tornare in merito alla vicenda della esternalizzazione dei servizi di riscossione e di gestione dei tributi comunali Ici e Tarsu e di riscossione coattiva dei canoni per la raccolta e la depurazione delle acque reflue degli anni dal 1993 al 1998. Invece di indire precipitosamente una gara per l’affidamento a società esterna, si sarebbero potuti riorganizzare gli uffici comunali, con la conseguente formazione ed incentivazione del personale”.





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