MEDICINA, SCOMPENSI CARDIACI: A CASERTA 15 MILA CASI
Data: Giovedì, 10 giugno @ 16:47:03 CEST
Argomento: Medicina




Lo scompenso cardiaco sorpassa l'infarto. In Campania sono 50 ogni giorno le persone ricoverate per scompenso e oltre 18.000 i nuovi casi ogni anno. Cifre preoccupanti, avvertono gli esperti, destinate purtroppo a raddoppiare entro il 2020. "Tosse secca e persistente, respiro sempre più affannoso, senso di stanchezza e spossatezza, sono i sintomi che affliggono oltre centomila campani, il cui cuore non riesce più a pompare sangue a sufficienza, perché 'scompensato', in conseguenza di danni diretti o indiretti al sistema cardiovascolare, come un infarto o una cardiopatia coronarica" spiega Marino Scherillo, presidente regionale dell'associazione medici cardiologi ospedalieri (Anmco) e primario di Cardiologia Interventistica all'ospedale Rummo di Benevento. Tuttavia ancora oggi lo 'scompenso cardiaco' è una malattia poco conosciuta, nonostante l'alto numero delle persone colpite e un tasso di mortalità superiore al temuto e più noto infarto. I numeri del resto parlano chiaro: 54.000 i pazienti con scompenso a Napoli, 19.000 a Salerno, 15.000 a Caserta, 7.500 ad Avellino e 5.000 a Benevento. Negli ultimi 5 anni i ricoveri ospedalieri sono aumentati di circa il 40%, con una degenza media di 9 giorni. A essere colpiti sono soprattutto gli uomini (75%) in ogni fascia d'età tant'é che il 56% dei pazienti con scompenso ha un'età inferiore ai 65 anni. Molteplici anche i fattori di rischio: il 67% dei pazienti è iperteso, il 36% soffre di iabete mellito e il 27% di bronchite cronica. Tre pazienti su dieci ricoverati nei reparti di cardiologia sono 'scompensati' e il circa 5% di essi non riesce a sopravvivere. A questa percentuale va aggiunto un altro 15% che muore entro 6 mesi. Inoltre circa la metà dei pazienti dimessi torna poi in ospedale almeno una volta ogni 6 mesi dopo la prima crisi. Sono questi i risultati dello studio 'Temistocle' realizzato dall'Anmco. "Siamo davanti a un problema di sanità pubblica - afferma Scherillo - e visti i numeri che abbiamo raccolto, possiamo parlare di una vera e propria epidemia di scompenso cardiacò. Prevediamo infatti che il numero dei malati raddoppierà nei prossimi 15 anni, sia per l'aumento dell'età media della popolazione, sia per una maggiore attenzione nella cura dell'ipertensione e una diminuzione delle morti per infarto del miocardio". Occorre tuttavia una migliore organizzazione delle rete assistenziale regionale attraverso la realizzazione di una piena collaborazione tra medici di famiglia, internisti e cardiologi ospedalieri": è questo l'obiettivo della prima conferenza regionale dell'Anmco che si terrà giovedì 10 giugno, a Napoli presso l'Hotel Continental.





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