CASERTA, POLITICA CITTADINA: IL BILANCIO DI APPERTI SUL GOVERNO MARINO
Data: Lunedì, 09 marzo @ 15:02:43 CET
Argomento: Politica


Caserta, 7 marzo 2020 (Casertasette - Telexnews.it)

Dalla rubrica in diretta Facebook di Enza Sesio “A che punto è Caserta?”, ospite  Francesco Apperti, consigliere             all’opposizione del Consiglio comunale in forza a Speranza per Caserta  fa il bilancio del lavoro dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carlo Marino.

      Francesco sei al tuo  secondo mandato, anche questo all’opposizione”.

Sempre all’opposizione fin quando la platea e l’offerta politica locale non presenta un’attinenza, non è un’opposizione a prescindere sempre e comunque, fintanto che non troviamo chi condivide il nostro modo di vedere la città e la politica.

Camminate da soli, è forse questo il motivo per cui nel 2016 non hai spuntato l’elezione a sindaco.

Competere con corazzate o detto in modo meno elegante con armate brancaleone come quelle che hanno sostenuto l’elezione di Pio del Gaudio nel 2011 e Carlo Marino nel 2016 mentre noi abbiamo privilegiato la qualità con sole 2 liste selezionando i candidati e presentando la Giunta prima delle elezioni. Giunta che è garante in primis della qualità del lavoro di un’amministrazione. Una giunta non qualificata è una rovina per l’intera città. Nel 2016 abbiamo ottenuto un risultato che è andato oltre le aspettative, 7500 voti, il 16,9%. Le promesse di un’amministrazione trasparente ed una Giunta di qualità sono state fatte anche dal sindaco Marino durante le ultime elezioni ma poi, se in giunta, con tutto il rispetto, metto Paperino, Gambadilegno, Arsenio Lupin, senza nessun riferimento, i risultati sono ora sotto gli occhi di tutti. Tante le dimissioni degli assessori, da Stefania Caiazzo, a Federico Pica che si è ritrovato col 2° dissesto, tanti problemi con la Corte dei Conti, Maddalena Corvino, Tiziana Petrillo. Dalla Giunta delle eccellenze alla Giunta dello scatafascio.  A proposito della trasparenza, abbiamo dovuto inseguire più volte le pubblicazioni degli atti, delle determine: l’Albo Pretorio è per il cittadino la finestra sulla città. Abbiamo dovuto fare interrogazioni per il ripristino dell’Eurp. Nel 21° secolo la tecnologia e le sue applicazioni sono importanti. L’ EURP era un sistema semplice e funzionale, ogni cittadino con lo smartphone poteva fare una segnalazione categorizzata per tipologia, per esempio manutenzione stradale, verde pubblico, sicurezza, con foto geolocalizzate  la segnalazione arrivava alle figure competenti. Poi è scomparso dai radar e non se né parlato più. Dopo un’interrogazione di 2 anni fa ci fu promesso il ripristino ma al momento non c’è niente. Quindi il cittadino per le sue segnalazioni deve essere fortunato e conoscere l’assessore o il consigliere di turno, il povero diavolo va in difficoltà. Non è solo sciatteria, è una strategia voluta. Il ruolo del politico non sta nel risolvere il problema del singolo cittadino o del suo lettore. Il politico deve fare attività di indirizzo ad ampio respiro e seguire il processo.

Oggi spesso le segnalazioni partono dai social. Così come è attraverso la stampa che il sindaco ha annunciato l’apertura dei cantieri per la sicurezza stradale e per il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale.

Sono 2 progetti, il rifacimento del manto stradale su una serie di strade, 10/15 strade, un lotto finanziato dalla Regione Campania. Nel giro di qualche mese dovremmo vedere aperti i cantieri. Strade sparpagliate per la città, non si è capito il criterio della scelta. Il 2° progetto finanziato e messo a gara riguarda la riqualificazione della segnaletica orizzontale e verticale su tutto il territorio cittadino. Di questo progetto non posso dire la data d’inizio, talvolta la burocrazia amministrativa ha delle falle incredibili. Ma il vero problema è come vengono fatti questi progetti. Sempre ricordando le promesse sulla mobilità fatte dal sindaco, a Caserta si mettono nei programmi le esigenze di tuti i cittadini, bambini, pedoni, disabili, anziani, ciclisti, automobilisti. Poi, quando arrivano i fondi si fanno solo gli asfalti senza toccare i marciapiedi, gli scivoli per i disabili, le piste ciclabili. Si tocca solo l’asfalto perché interessano solo gli automobilisti. Strade, marciapiedi, scivoli, passaggi e quant’altro non viene adeguato.

Per la riqualificazione di piazza Carlo III, della cofinanziamento pubblico privato, chi sono i soggetti collaboratori?

All’Albo Pretorio è presente la progettualità per la riqualificazione della piazza che riguarda pure lo scalo merci e l’ex canapificio.

E’ una progettualità condivisa col Consiglio comunale?

Assolutamente no! La prassi è la non condivisione col consiglio comunale, anche i consiglieri di maggioranza lamentano di non essere coinvolti nei processi. In 10 anni di politica ho visto la partecipazione della cittadinanza solo per la fase preliminare del PUC. Ma lì era dovuta per legge, per il resto zero assoluto. Si decide tutto i gruppi molto ristretti e non conosco neanche chi viene invitato a partecipare ai gruppi. Non c’è condivisione e democrazia. Finchè si sta all’opposizione si viene messi da parte Chi amministra non capisce che potrebbe far passare progetti migliorandoli evitando una serie di polemiche. Della piazzetta di Padre Pio se n’è già parlato moltissimo, è un caso emblematico di come una partecipazione della città alla progettazione poteva evitare al sindaco tutta una serie di problemi, di scontri, arrivando ad un prodotto migliore e condiviso. Nella mia esperienza ho avuto il piacere di partecipare a Napoli ad un incontro sulla mobilità con un esperto di Copenaghen dove si spiegava passo passo la prassi e la procedura per la progettazione pubblica. Sono pratiche esportabili. De Magistris a Napoli sta portando nella progettualità la condivisione coi quartieri, i comitati, le associazioni. Ciò è vantaggioso in termini di qualità degli interventi e di minore frizione sociale.

Reggia liberata. Di cosa si tratta?

E’ la proposta condivisa di un amico sul modello del lungomare liberato a Napoli. Il turista oltre la visita dei monumenti si inoltra nelle città se queste sono accoglienti e c’è la giusta informazione. Penso a chi esce dalla Reggia e guarda alla sua sinistra. E allora si pensa di rendere il tratto che arriva fino a piazza Margherita come un tappeto rosso, un red carpet, e noi non riusciamo a migliorarlo. Il lungomare liberato fu un’idea della dottoressa Anna Donati, assessora alla mobilità del comune di Napoli. Inizialmente fu minacciata di morte dai residenti e dai commercianti della zona. Ha tenuto duro e oggi guai a chi prova a dire di eliminare il lungomare liberato. Ti ammazzerebbero davvero! Non abbiamo il mare e i numeri di Napoli ma abbiamo altre cose, ci manca il coraggio di fare scelte impopolari. Caserta necessita di un gruppo di persone capaci di fare scelte impopolari. Se siamo in questo degrado è anche colpa dei cittadini che hanno votato in un certo modo. Ora la scelta deve essere impopolare sull’urbanistica, sulla mobilità, su tutto e poi si potrà godere di qualche beneficio.

Lo studio di un contratto inhouse per la raccolta dei rifiuti è stato affidato ad uno studio di Roma, un affidamento da 40.000 euro. Internalizzare la raccolta dei rifiuti e non i parcheggi.

Partirei dai 40.000euro che è la soglia magica come la chiamo io, per no fare bandi. E’ un dato statistico, non voglio fare accuse particolari, ma gran parte degli incarichi affidati da questa amministrazione sono fra i 35/40.000 euro. Anche sul verde anziché fare un unico appalto hanno frazionato, ogni volta 30/35.000 euro. Ma questo è già all’attenzione di chi di dovere, immagino che ci siano organismi  attenti ai frazionamenti artificiosi degli appalti. Perché un incarico affidato a Roma e non a Caserta non lo so, evidentemente c’è qualcuno bravissimo e concordo che la gestione dei rifiuti, per quanto sia auspicabile, non è facile. Caserta è una città che non lascia mai inoperosi, c’è sempre da ragionare. A proposito del parcheggio IV Novembre la situazione è paradossale. Il parcheggio a Tuoro, 100 posti sotterranei è quanto di più inutile si possa realizzare.

Voi dell’opposizione sapete troppo poco, avete provato a chiedere al sindaco, a battere i pugni sulla sua scrivania?

Abbiamo provato a chiedere ma preferiamo scrivere, io scrivo, Norma Naim scrive al sindaco, al presidente del Consiglio Comunale, al segretario generale del comune, alla Corte dei Conti. Non si può arrivare allo scontro. Parlare col sindaco è perfettamente inutile, ha le sue idee. Scriviamo per lasciare traccia. Sul parcheggio di Tuoro, di piazza Suppa, abbiamo chiesto per iscritto più volte di rivisitare quel progetto e utilizzare i 2.000.000 di euro in altra maniera perché è totalmente inutile uno scavo lì sotto. Per il parcheggio IV Novembre l’assurdità è che l’amministrazione coscientemente lo ha stralciato dalla gestione in affido dei parcheggi che prima era gestito da Publiparking, lasciandolo abbandonato e ben sapendo che sarebbe finito come è finito facendo in un colpo solo due danni erariali. Il primo è il mancato incasso dell’agio, il secondo è la perdita di valore di un bene comunale, chi lo acquisterà lo pagherà meno. Poi a 400mt ha aperto il parcheggio San Carlo, oggetto di innumerevoli vicissitudini giudiziarie. Ognuno può fare le considerazioni che vuole, io mi fermo qui.

Il sindaco ha la maggioranza in questo momento della consiliatura? devono essere approvati il consuntivo 2019 e il previsionale 2020.

Cinque consiglieri sono in una sorta di limbo con il gruppo Italia Viva, in una situazione di sospensione fra maggioranza, minoranza, indipendenza. Invito i miei concittadini a leggere la storia delle ultime 4 amministrazioni, questa sarebbe la 5°. Ogni volta, arrivati ad un anno dalla scadenza naturale del mandato, iniziano gli scricchiolii e si va alla caduta del sindaco e a una gestione commissariale. Invito i casertani a fare molta attenzione a questa faccenda perché oramai è quasi una prassi consolidata ed è una cosa che sarebbe veramente assurda se succedesse una quinta volta, verrebbe da dire che è tutto studiato a tavolino. È la scadenza naturale al compimento degli obiettivi personali di qualcuno. “Facciamo quello che dobbiamo fare e arrivati alla scadenza facciamo cadere il sindaco” pare pensi qualcuno. Lancio un appello da questa diretta Fb, colgo questa occasione per farlo. Se dovete dimettervi e far cadere il sindaco, facciamolo adesso, prima delle elezioni regionali di maggio, anziché farlo fra qualche mese e costringere la città ad un altro commissariamento mentre i consiglieri che vogliono farlo possono cambiare casacca. Meglio una mozione di sfiducia che andare dal notaio. Diamo alla città un nuovo governo. Comunque era tutto scritto già dal 2016: con 10 liste ti trovi con un gruppo per vincere, non per governare.

Progetti per il futuro?

Speranza nasce con l’obiettivo di sciogliersi: la Speranza per Caserta era quella di svolgere un’azione di sensibilizzazione per arrivare ad una situazione migliorata da un punto di vista politico, sociale, ambientale, in modo da esaurire un mandato. Questo purtroppo non c’è stato. Progetti precisi non ne abbiamo anche perché il panorama politico è in continua evoluzione. E’ cosa nota che abbiamo collaborazioni in atto con De Magistris a Napoli, con i meet up locali dei 5 Stelle e con i loro rappresentanti regionali e nazionali. Seguiamo l’evoluzione della politica, quello che succederà da qui al prossimo anno non posso dirlo, certo non è esaurito il nostro mandato perché se la situazione non è peggiorata è rimasta ancora negativa in questa città.

Pensi di riproporti come sindaco?

Speranza non è e non deve essere un movimento legato alla singola persona proprio perché  ha la natura di un movimento, l’importante è poter governare la città in qualche modo.







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