CASERTA, CONFESERCENTI: GESTIONE ALLEGRA E FAMILIARE DEL PRESIDENTE POLLINI
Data: Martedì, 10 aprile @ 20:24:57 CEST
Argomento: Economia


Caserta, 10 aprile 2018 (Casertasette – Telexnews.it) - Se ne vedranno delle belle, a breve, presso la Confesercenti provinciale di Caserta, dove è iniziata una guerra al presidente facente funzioni Maurizio Pollini che sembra essersi attaccato alla poltrona e da «temporaneo» si è autoeletto presidente definitivo. Un gruppo di componenti della presidenza provinciale, stanco del presidente «padre padrone», ha infatti firmato la richiesta di convocazione dell’assemblea per procedere all’elezione dei nuovi vertici ma, soprattutto, hanno preparato un dossier a quanto pare già inviato ai vertici nazionali sulla gestione Pollini. Da metalmeccanico con il pugno alzato (Fiom Cgil) a commerciante di frutta e verdura, a Pollini – che ama farsi immortalare con varie personalità (dal manager della Reggia di Caserta, Felicori alla Boldrini, come dalle foto pubblicate sul suo sito personale) è contestata una politica sindacale monocratica e una gestione finanziaria allegra, tanto che la Confesercenti provinciale di Caserta, sotto la sua guida, avrebbe accumulato debiti per circa 300mila euro, a fronte di un bilancio di circa 130mila euro. Quasi 2500 sono gli associati in provincia e cinque i dipendenti tra cui la figlia dello stesso presidente Pollini, mentre il figlio figura nel collegio di garanzia. Il figlio e il nipote peraltro, svolgono le proprie attività professionali in un appartamento di Aversa diventato di recente (24 marzo scorso) la nuova sede della città normanna,in piazza Vittorio Emanuele 59 e riceve anche un contributo di 250 euro al mese. Dunque, con la nota della fronda interna, protocollata il 19 marzo scorso, si chiede per questo ed altri aspetti la testa di Pollini. Dieci i membri della presidenza provinciale hanno infatti firmato la richiesta di convocazione dell’assemblea per procedere all’elezione dei nuovi vertici. Rappresentano più di un quarto dei componenti (in totale sono 35 in presidenza), la percentuale prevista dallo statuto per formalizzare la missiva. I dissidenti spiegano le ragioni della mobilitazione: «La richiesta viene effettuata per i seguenti motivi: il 31 ottobre 2017 - scrivono - come da verbale di presidenza provinciale, l’unanimità dei presenti accettava le dimissioni del presidente in carica Giuseppe Delli Paoli e contestualmente affidava temporaneamente al vicepresidente vicario Maurizio Pollini l’incarico di guidare la Confesercenti provinciale fino all’assemblea in sede elettiva. Si rileva che a oltre cinque mesi di distanza non si è provveduto a dar luogo a tali procedure». Entro la fine di marzo si sarebbe dovuta tenere la prima riunione, in base allo statuto. Per il gruppo di oppositori, Pollini, non è più candidabile dopo i due mandati consecutivi, mentre secondo l’attuale reggente il periodo della presidenza Delli Paoli sarebbe prova della non continuità di gestione. All’orizzonte, si prospettano sviluppi e sorprese salvo un atto da parte dello stesso Pollini che, perché no, potrebbe anche dimettersi sorprendendo un po’ tutti.

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