TRAFFICO ILLEGALE DI RICAMBI DI AEREI: INDAGATI MILITARI CAMPANI A LATINA
Data: Martedì, 30 maggio @ 10:40:23 CEST
Argomento: Giudiziaria


Latina, 30 maggio 2017 (Casertasette - Telexnews.it) - E’ associazione a delinquere finalizzata al peculato militare e ricettazione l’accusa ipotizzata a vario titolo dalla Procura della Repubblica di Latina nei confronti due luogotenenti dell’Aeronautica Militare residenti nel Casertano e di un maresciallo dello stesso Corpo, un altro campano, coinvolti in un’inchiesta su un traffico di pezzi di ricambi di aerei partita da Varese e poi incardinata nel basso Lazio tra magistratura militare e ordinaria. Al centro della vicenda - raccontata da Il Mattino - la vendita di parti elettroniche e meccaniche di aeromobili militari ufficialmente «dismessi» trafugate e vendute in Italia e all'estero su un mercato parallelo attraverso l'intermediazione del dipendente di una società del settore dell'aviazione civile, anche lui fra gli indagati. Il pubblico ministero Cristina Pigozzo ha chiuso le indagini preliminari a carico dei militari Augusto Scellino, 53 anni, di Lusciano; Cesario Pecovela, 55 anni di Cesa; Salvatore Caserta, 47 anni, di Frattamaggiore (Napoli) che prestavano servizio presso il 70° Stormo dell’Aeronautica Militare di Latina e poi Cesare Pepe, originario di Battipaglia (Salerno) ma residente in provincia di Treviso, committente dei pezzi e Luigi D’Ambrini,56 anni, di Sezze (Latina) dipendente della Sicamb di Latina Scalo società legata all’A.M. per la costruzione e la manutenzione dei seggiolini eiettabili della Martin Beker. Secondo l’accusa, i pezzi venivano prelevati presso il magazzino dell’Alenia Aermacchi (estranea alla vicenda) e poi dichiarati impiegati su aeromobili in linea di volo, oppure fatti figurare come inefficienti sfruttando l’assenza di controllo sull’effettivo consumo demandato agli stessi operanti. In realtà i pezzi venivano portati all’esterno (e addirittura etichettati con targhette di revisione o realizzate ad hoc) e piazzati sul mercato civile parallelo: in una circostanza, la Guardia di Finanza ha rilevato un’«offerta in blocco» di una decina di pezzi in vendita a 45 mila euro complessivi. Tra i pezzi venduti, quelli usati sugli aerei SF260EA: attuatori flap, attuatori con carrello, valvole speciali, pompe di carburante e altri pezzi di componentistica. Gli indagati, difesi dagli avvocati Paolo Silipo, Giovanni Giordano, Ferdinando Trasacco, Enzo Guida e Gianmarco Conca, sono pronti a difendersi dalle accuse che potranno contestare depositando una memoria difensiva prima della formulazione della richiesta di rinvio a giudizio. I militari, nel frattempo sono stati destinati ad altre mansioni con il conseguente blocco delle carriere. Per questa vicenda furono arrestati l’impiegato della Sicamb e il maresciallo Caserta. Altri indagati sono sotto processo a Varese. campanianotizie assessorato regione vincenzo de luca giunta giunta web presidenza regionale beni culturali salerno consiglio politica assessore trasporti appaltopoli ente politica governo napoli



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