S. MARIA C.V. (CASERTA): INIZIATIVA 8 MARZO, 'PENZAMM 'A SALUTE'
Data: Lunedì, 06 marzo @ 17:28:59 CET
Argomento: Medicina


Santa Maria Capua Vetere (Caserta), 6 marzo 2017 (di Elisabetta Colangelo per Casertasette – Telexnews) - Otto marzo, Festa della Donna. Una ricorrenza che si può declinare in tanti modi, o non declinare affatto. Occasione per ricordare una grande tragedia sul lavoro di molti anni fa, purtroppo di drammatica attualità per gli incidenti che tuttora accadono, figli di una sicurezza sul lavoro spesso sacrificata sull’altare dei profitti. Opportunità di ribadire le tante, troppe battaglie per l’emancipazione e la parità di genere che giacciono nelle aule parlamentari o nel fondo delle coscienze senza trovare ascolto e concreta attuazione. Spunto per non dimenticare le tante, troppe donne che ogni giorno subiscono violenza, spesso nelle rassicuranti mura domestiche e per mano di chi dice di amarle.

L’8 marzo è tutto questo e in questo senso ha ancora un valore, ben al di là delle mimose e delle serate tra donne.

Quest’anno l’Amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere, guidata dal sindaco Antonio Mirra, in collaborazione con l’Asl Caserta, ha declinato questa ricorrenza in un altro modo ancora. Una coccola riservata alle donne, che è un invito a tutta la popolazione, verso una crescita culturale collettiva che porta in primo piano i temi della salute delle donne oggi e di tutta la popolazione poi.

Attenzione. Prevenzione. Salute. Parole chiave, unica vera arma contro l’insorgere di malattie tristemente sempre più diffuse, ma fortunatamente sempre più guaribili, grazie, appunto, alla diagnosi precoce.

«Penzammo ‘a salute». Una “due giorni” di visite gratuite, screening e campagne informative tutto basato sulla prevenzione al femminile, in particolare con interventi mirati per lo screening ‘CA seno’, ‘CA cervice uterina’, ‘CA colon retto’ e vaccinazioni. Lo staff medico dell’Asl Caserta attenderà gli utenti in piazza Mazzini, dalle 9.00 alle 19.00 il 7 e l’8 marzo.

Per capire di più su queste patologie e sull’importanza della prevenzione abbiamo interpellato degli esperti, che ogni giorno, nella loro attività, si confrontano con questi temi: il Dott. Adriano Gravina, dirigente medico, senologo presso INT Pascale di Napoli, il Dott. Alessandro Ottaiano, dirigente medico, proctologo presso INT Pascale di Napoli e il dott. Francesco Lopez, ginecologo.

Dott. Adriano Gravina, da quando fare prevenzione per il tumore al seno?

La prevenzione comincia a partire dai 20 anni con l'autopalpazione eseguita con regolarità ogni mese. Dai 40 anni in su è opportuno fare la prima mammografia. Dopo dai 40 ai 50 ogni due anni, dopo i 50 ogni anno. L’ecografia, pur avendo un livello di accuratezza inferiore rispetto alla mammografia, è un’indagine meno invasiva, quindi di fronte ad un sospetto lo si può fare in qualsiasi momento e, per le donne in giovane età, è l’unico tipo di esame raccomandato in prima battuta, seguito dalla risonanza magnetica in caso di riscontri negativi.

Perché è importante fare prevenzione? .

Un tumore intercettato nelle fasi precoci è guaribile con la sola escissione chirurgica, per questa ragione è importante che la popolazione si sottoponga ai programmi di screening che possono salvare la vita, vincendo diffidenze e paure, frutto solo di disinformazione. Nel tempo, nella mia personale esperienza, ho notato un approccio più consapevole delle donne alla malattia e al tema della prevenzione. La paura della malattia oggi supera, come giusto, la paura della scoperta della malattia. .

Quali le cause di questo tipo di patologia? .

L’origine è genetica nel 10% dei casi, per il resto si tratta di fattori ambientali, all’alimentazione o a fatti intrinseci della persona. E’ raccomandato il consumo di frutta e verdura, e la riduzione del consumo di carni, specie da animali trattati con stimolazioni ormonali. Non costituisce, invece fattore di rischio l’assunzione, ad esempio di pillola contraccettiva, visto il basso livello di ormoni contenuti. .

Dott. Alessandro Ottaiano, da quando fare prevenzione per il tumore al colon retto?

Ci sono diverse linee guida. La scuola americana prevede un controllo con colonscopia indipendentemente dalla ricerca di sangue occulto nelle feci, che invece è il discrimine in Europa, ma entrambe le scuole raccomandano che il controllo avvenga dopo i 50 anni, quando l’incidenza della malattia è decisamente superiore, mentre, laddove vi sia familiarità, il controllo deve anticiparsi di un decennio a 40 anni. .

Perché è importante fare prevenzione?

La prevenzione evita il diffondersi della malattia, essa viene intercettata nel momento in cui essa è guaribile. In particolare, per questo tipo di patologia, esiste una fase premaligna, quando la cellula non ha ancora acquisito caratteristiche di franca malignità. La prevenzione è l’unico approccio in grado di abbassare veramente l’incidenza della malattia nella popolazione. .

Quali le cause di questa patologia?

Si tratta di cause di tipo genetico in qualche misura, ma anche molto legata ai fattori ambientali e all’alimentazione. A dispetto delle statistiche che tipicamente collocano la malattia nella fascia di età dopo i 50 anni per una maggiore incidenza, studi recenti hanno riscontrato un incremento della malattia, a livello internazionale, nei nati negli anni 80, probabilmente a causa delle scorrette abitudini alimentari e l’ambiente. Dal punto di vista alimentare è raccomandato il consumo di frutta e verdura, ridurre le proteine del latte, il consumo di carni rosse, e, caratteristica tipica di questa malattia, è importante il controllo del peso corporeo. .

Dott. Francesco Lopez, da quando fare prevenzione per il tumore al collo dell’utero?

E’ importante fare vaccinare le ragazze intorno ai 12-13 anni per questo tipo di patologia, i vaccini in commercio attualmente hanno una copertura più ampia che in passato. Il PAP test è un esame in grado di evidenziare lesioni pre-tumorali o tumorali del collo dell'utero. L’esame si effettua nel corso di una normale visita ginecologica e andrebbe eseguito regolarmente da tutte le donne dopo l'inizio dell'attività sessuale o comunque a partire dai 25 anni di età. .

Quali le cause di questa patologia?

Il tumore al collo dell’utero nasce essenzialmente dall’infezione dal papilloma virus (HPV) che si propaga per trasmissione sessuale, l’uso del profilattico è in grado di proteggere anche da questa come da altre malattie a trasmissione sessuale. .

Perché è importante fare prevenzione?

Una diagnosi precoce, consente un alto tasso di guarigione. Nella mia esperienza riscontro un interesse crescente delle pazienti più giovani, al di sotto dei 30 anni di età, verso la prevenzione e l’esecuzione di esami fondamentali come il PAP test. Diversamente, le persone più mature sono ancora molto diffidenti, in loro prevale spesso la paura o una sorta di fatalismo rispetto all’insorgere della malattia. Nel tempo l’HPV test sostituirà del tutto il PAP test attualmente in uso per lo screening della popolazione. Diverse patologie, origini e caratteristiche differenti, ma un denominatore comune, dunque: la prevenzione, la diagnosi precoce come arma fondamentale contro l’insorgere della malattia e per la piena guarigione.

L’iniziativa di screening promossa dall’Amministrazione comunale, prevede, nella giornata dell’8 marzo, sempre in maniera gratuita, un servizio navetta che permetterà alle donne residenti nei rioni periferici di raggiungere facilmente piazza Mazzini per sottoporsi alle visite e successivamente tornare a casa. .

Nello specifico, il servizio navetta verrà effettuato con i seguenti orari: ore 9.30 Sant’Andrea-Piazza Mazzini (partenza piazzale del liceo scientifico ‘Amaldi’ con passaggio in piazza Coniugi Di Monaco) ore 10.00 Rione Iacp-Piazza Mazzini ore 11.00 Sant’Andrea-Piazza Mazzini ore 11.30 Rione Iacp-Piazza Mazzini ore 15.00 Sant’Andrea-Piazza Mazzini ore 15.30 Rione Iacp-Piazza Mazzini ore 17.00 Sant’Andrea-Piazza Mazzini ore 17.30 Rione Iacp-Piazza Mazzini



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