SANTA MARIA C.V. (CASERTA): INQUINAMENTO STIR, IN CONSIGLIO DATI ALLARMANTI
Data: Martedì, 18 ottobre @ 07:12:49 CEST
Argomento: Ambiente


Santa Maria Capua Vetere (Caserta), 17 ottobre 2016 (di Elisabetta Colangelo per Casertasette / Telexnews.it) – Nel giorno della maxi operazione condotta dai carabinieri di Napoli e Caserta nell 'ambito di specifiche indagini finalizzate alla tutela dell 'ambiente nella Terra dei fuochi, il Consiglio comunale di Santa Maria Capua Vetere ha affrontato - con una seduta aperta e un’ affluenza delle grandi occasioni, con la sala consiliare gremita – un tema importante come quello della salute. All’ordine del giorno «l’incremento del fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti solidi urbani sul territorio comunale e conseguente emergenza ambientale connessa anche all’incendio degli stessi».

I dati della Campania sono allarmanti, e la provincia di Caserta è in piena Terra dei fuochi. Le statistiche parlano chiaro, nella nostra provincia ci si ammala, ci si ammala più che altrove, pur senza voler fare allarmismo. Si scrive tumore, si legge criminalità organizzata, inciviltà, roghi tossici. La violenza sistematica perpetrata per anni ai danni un’area meravigliosa da gente senza scrupoli ha avvelenato l’aria, l’acqua, la terra.

La gente ha paura. Per sé, per i propri figli. Da queste parti parlare di rifiuti, di ambiente, di odore di bruciato fa più effetto che altrove. Fa paura.

Ecco perché l’ordine del giorno di oggi (17 ottobre) è più importante che mai. Perché quella che si combatte è una battaglia di civiltà, ma anche e soprattutto di salvaguardia del bene della vita.

Negli ultimi mesi non di rado è capitato di sentire nauseante odore di bruciato per le strade, rifiuti che ardevano, plastica, materiale buttato senza alcuna cura, che col caldo dei mesi estivi e il vento veniva trasportato pressoché ovunque. Capita di vedere cumuli di rifiuti accantonati ben al di fuori delle aree preposte, in qualche caso parliamo di rifiuti ingombranti, abbandonati anche vicino al centro cittadino. I cittadini si sono organizzati, hanno preso vita comitati, associazioni, sono partite raccolte di firma, campagne di sensibilizzazione, sui social network vengono di continuo postate immagini scattate da privati cittadini che si fanno testimoni dell’abbandono e del degrado cui assistono.

Perché è dalla cultura, dalla civiltà che bisogna partire. Ora è il tempo della risposta concreta delle istituzioni. Alla seduta di oggi  è stato presente il Comitato «stop roghi tossci di Santa Maria Capua Vetere», che oltre che molti comuni cittadini rappresenta una situazione a dir poco drammatica.

Dopo una prima parte della seduta impiegata per la discussione di alcune mozioni presentate dal consigliere Rino Capitelli su doversi temi, la discussione si è spostata sull'ordine del giorno.  In prima battuta si è parlato dello STIR presente sul territorio comunale e unanimemente l'assemblea ha ritienuto di non incrementare la quantità di materiale conferita per i pericoli, potenziali ed attuali, di attentato alla salute pubblica. Il tema dello STIR ha poi condotto a quello che è stato il tema centrale della discussione . Il consigliere Umberto Pappadia (già candidato sindaco in quota Pd, ha relazionato sull'ordine del giorno esponendo all'assemblea dati sconvolgenti sull'attuale livello di inquinamento ambientale. In particolare i dati, fonte ARPAC,  si riferiscono alle centraline posizionate nei pressi dello STIR per la rilevazione del livello di polveri sottili nell'aria. Pare che finora questi dati non siano mai stati diffusi né tanto meno analizzati opportunamente. Ebbene, il livello di polveri sottili (PM10) rilevato, per il 2015, ha superato il limite di guardia per ben 82 giorni, laddove la concentrazione media giornaliera non può essere superiore ai limiti di legge per più di 35 giorni l'anno. Il livello di inquinamento è dunque allarmante, se si pensa che una città come Milano ha superato tale limite per 101 giorni nello stesso anno. E i dati del 2016 non sono più confortanti. Dai dati rilevati pare che il picco di inquinamento si rilevi nei mesi invernali. Non sono chiare le ragioni di tale livello di inquinamento che tipicamente discende da combustione, scarichi automobilistici, mentre presso lo STIR non avviene combustione. Certo è che non essendo stati mai resi noti questi dati non è ai stata messa in campo alcuna azione concreta per rimuovere il livello di inquinamento rilevato né  è stata mai condotta una seria analisi sulle cause dell'inquinamento rilevato dalle centraline.

La questione è quanto mai urgente. Il primo cittadino Antonio Mirra ha chiesto di acquisire agi atti la documentazione prodotta dal consigliere Pappadia e si è attivato immediatamente per un confronto con i dirigenti ARPAC sul tema.

Tutto il consiglio, unanime, ha manifestato l'intenzione di procedere ad una lotta senza quartiere sui temi dell'ambiente, che è, come si diceva, al di là del necessario approfondimento dei dati appresi, una battaglia di civiltà. L'abbandono sistematico dei rifiuti solidi anche ingombranti è una triste realtà con la quale ci si confronta quotidianamente in molte zone della città. Si propone videosorveglianza, azioni di monitoraggio costante, ma anche educazione della popolazione, cominciando da iniziative dirette alle scuole, l'incremento delle isole ecologiche, non già altro ricettacolo di rifiuti ma un posto dove realmente si converte la spazzatura in risorsa, istituendo anche un meccanismo premiale verso i cittadini virtuosi.

Molti e importanti, dunque, i temi sul tavolo. Il sindaco e l'amministrazione comunale si sono impegnati per approfondire i temi affrontati. lodando anche l'iniziativa dei comitati locali per l'impegno profuso nell' interesse della collettività. Le intenzioni sono ottime e il clima di collaborazione pure. Si spera in risultati positivi e immediati su un tema tanto importante.

   

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