LEI&LEI SPOSE ALL'OMBRA DELL'ANFITEATRO CAMPANO:UNIONE CIVILE A SANTA MARIA C.V.
Data: Sabato, 08 ottobre @ 18:07:20 CEST
Argomento: Cittadini e Giustizia


Santa Maria Capua Vetere (Caserta), 5 Ottobre 2016 (di Elisabetta Colangelo per Casertasette / Telexnews) - Celebrata, nella magica atmosfera dell’Anfiteatro Campano, è stata celebrata l’unione tra due persone. La promessa di amarsi per sempre, il progetto di vita insieme è stato ufficializzato.
Fin qui niente di nuovo. La novità è che a scambiarsi questa promessa d’amore sono state due ragazze. Giovani, belle, omosessuali.
In realtà la loro unione non è stata formalmente registrata in Italia. La cerimonia all’ Anfiteatro, tenutasi lo scorso 21 settembre ed officiata da un’amica delle spose, ha solo ripetuto quella ufficiale che le ha unite a Lugano un po’di tempo fa. Ma resta la portata dell’evento. Olimpia e Fabiana, questi i nomi delle spose, hanno scelto di ripetere le loro promesse qui, a Santa Maria Capua Vetere, con i parenti e gli amici di sempre per condividere  la gioia di un sogno che si realizza.
Non è stato sempre facile per loro. Campane di origine, svizzere per necessità. Di lavoro certo, ma anche di libertà. Libertà di poter vivere la loro storia in serenità fuori dai "ghetti" dei locali gay, passeggiare tenendosi per mano, presentarsi al mondo come coppia senza per questo essere discriminate o schernite, quando non insultate (come tra l’altro qualche "buontempone" locale ha pensato di fare anche durante la cerimonia).
La loro storia è quella di tanti ragazzi e ragazze. Sin dall’ adolescenza hanno ben chiaro il loro orientamento sessuale, ma ammetterlo con la famiglia e gli amici non è facile. Olimpia riesce sin da giovanissima a trovare nella sua famiglia l’amore e il sostegno di cui ha bisogno e vive la sua scelta in modo sereno sin da subito. Non così per Fabiana che fatica di più, per carattere, a condividere la sua vita. Per fortuna hanno le amiche, le compagne di squadra, a proteggerle a farle sentire "normali", a gioire con loro per la nascita di questo amore e per la scelta di unirsi ufficialmente. Unirsi per amore, ma anche per acquisire diritti irrinunciabili. Olimpia è stata male e voleva essere certa di avere la sua compagna vicina, voleva che in ospedale Fabiana fosse riconosciuta come la sua famiglia. Voleva che Fabiana potesse stare con lei in Svizzera avendo i suoi stessi diritti.
Questa storia non dice niente di nuovo. È una storia come tante ed è una storia speciale perché alla fine Olimpia e Fabiana  la loro strada per la felicità l’hanno trovata. Non per tutte le loro amiche è così. Olimpia e Fabiana sono a Lugano. E quelle rimaste qui? Troveranno la loro strada. Perché tanto l’amore vince sempre. Una strada la trova comunque. Sarebbe bello se la trovassero qui, dove sono nate, tra gli amici di sempre e la famiglia. Sarebbe giusto che non fosse un percorso di dolore, discriminazione ed emarginazione per quella che tutto sommato è una scelta personale. Di vita e d’amore.



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