PORTE APERTE A CANTINE E SITI ARCHEOLOGICI: IL BILANCIO IN CAMPANIA
Data: Domenica, 30 maggio @ 21:36:28 CEST
Argomento: Beni Culturali




Circa 25 mila persone hanno partecipato alla due giorni di Cantine Aperte in Campania che si é svolta all'insegna del binomio 'Vino&Archeologia', tra degustazioni, visite ai monumenti, eventi collaterali e incontri ravvicinati con 50 aziende produttrici di vino. Lo ha reso noto la segreteria dal Movimento Turismo del Vino della Campania presieduto da Manuela Piancastelli, che ha organizzato la kermesse (inaugurata sabato mattina, si conclude nella serata di oggi) in collaborazione con l'assessorato all'Agricoltura della Regione Campania, la soprintendenza regionale per i Beni culturali, le Soprintendenze archeologiche di Napoli-Caserta, Pompei, Avellino-Benevento-Salerno. Nella giornata di sabato sono stati più di 2.000 i visitatori dei cinque siti archeologici inseriti nel calendario della manifestazione: la Villa Regina e l'Antiquarium di Boscoreale in provincia di Napoli, dove il soprintendente regionale per i Beni culturali, Stefano De Caro, ha tenuto una "lezione magistrale" sull'unica villa rustica vesuviana conservata in perfetto stato; quindi, il museo archeologico di Teano in provincia di Caserta; il Parco archeologico di Buccino in provincia di Salerno; il museo archeologico di Ariano Irpino in provincia di Avellino e il museo della città a Benevento. Circa 23.000, poi, gli enoturisti che hanno preso d'assalto oggi le 50 aziende produttrici aderenti al Movimento campano, in un corollario di visite guidate, momenti enogastronomici e culturali, in concomitanza con analoghi eventi organizzati in tutta Italia. "Il weekend 'nel segno del vino' ha registrato un eccezionale successo, che conferma - spiega Manuela Piancastelli, presidente del Movimento del Turismo del Vino della Campania - come la nostra regione sia sempre più protagonista sotto il profilo dell'enoturismo, consolidandosi al quarto posto in Italia nel settore. Migliaia di enoturisti sempre più attenti ed appassionati hanno sfidato anche le incerte condizioni meteo in alcune località per visitare, ieri, cinque siti archeologici poco conosciuti; ed oggi per incontrare i produttori, le aziende ed i luoghi a vocazione enoica, alla ricerca di emozioni culturali ed enogastronomiche, sottolineando l'importanza del valore aggiunto del vino, sempre più legato al territorio e alla cultura che esprime". "La scelta di Vino & Archeologia - aggiunge la presidente del Movimento del Turismo del Vino della Campania - nella regione dove c'é stato il primo insediamento in Occidente dei Greci che hanno introdotto ovunque la cultura della vite e del vino, rappresenta l'avvio di una serie di appuntamenti annuali, cadenzati dalla storia, che saranno ripetuti in occasione di Cantine Aperte. Il 2005 sarà segnato dal Medioevo, il 2006 dal Rinascimento e così via, nel tentativo di far conoscere, sempre accompagnati dal leit motiv del vino, monumenti preziosi ma a volte sconosciuti ai turisti"





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