CASERTA: IMPRENDITORE DI PROFUMI CHIEDE 33 MLD DI ACCONTO PER DANNI A L'OREAL
Data: Lunedì, 08 settembre @ 10:47:58 CEST
Argomento: Economia


Caserta, 8 settembre 2014 (Casertasette) -

Imprenditore dei profumi del casertano emette fattura di acconto di 33 miliardi di euro a L'Oreal, per danni. Da 14 anni nei tribunali sempre assolto per presunte imitazioni

Le sue aziende «replicano» le essenze aromatiche delle maggiori griffe internazionali senza infrangere le leggi che disciplinano la materia ma, dopo 14 anni di battaglie giudiziarie dalle quali spesso è uscito vittorioso, non ha voluto cedere alla tentazione del suicidio o a quella del licenziamento dei suoi operai e, convinto con prove di essere nel mirino ad un cartello di multinazionali di cosmesi mondiale che lo vuole eliminare dal mercato, ha presentato il «conto»: una fattura di 33 miliardi di euro (in tre rate da 11 miliardi) presentata al colosso L’Oreal con descrizione «danni». Lui, il titolare dell’azienda «Profumi e Profumi» di San Felice a Cancello, Alfonso Piscitelli che - grazie anche ad alcuni suoi consulenti ottiene puntualmente i dissequestri dei prodotti – aveva già annunciato in varie lettere inviate finanche al presidente della Repubblica Napolitano, il suo dramma ritenendosi un imprenditore puntato dalle multinazionali. «Ho solo qualche operaio artigiano – afferma l’imprenditore che passa più tempo nei tribunali che nella sua azienda - produco essenze alla pari di quelle più note a livello mondiale ma i miei profumi costano dieci volte in meno di quelli più famosi pur avendo lo stesso aroma. Faccio così tanta paura alle multinazionali? La mia non è contraffazione. Specifico sull’etichetta – prosegue Piscitelli – che di quelle fragranze conosciute sul mercato con il nome commerciale di cui si replica l’essenza, posso addirittura usare la stessa immagine del marchio purché la rappresentazione grafica occupi determinati spazi e non sia prevalente sulla confezione. Questo si può fare», Ed è esattamente quel che Piscitelli fa da anni: il punto è che le majors non riescono a digerire la cosa ed hanno trascinato l’azienda casertana in tribunale almeno 20 volte. Va detto che i profumi di Piscitelli sono addirittura esposti nella sua qualità di vittima (come copiati e falsificati da altri) nel Museo del Falso di Salerno- Sulle sue confezioni di profumi, è stato costretto ad inserire un lungo elenco di sentenze di tribunali che gli hanno dato ragione, per dissuadere eventuali sequestri. Piscitelli accusa le istituzioni – più volte sollecitate con lettere ufficiali – di non aiutarlo in una impari lotta di concorrenza sleale, citando addirittura una agenzia di investigazioni (i cui responsabili hanno avuto problemi con la giustizia) di guidare le forze dell’ordine nell’esecuzione dei sequestri dei suoi profumi. (fonte: Corriere del Mezzogiorno)



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