INFANZIA: NEONATI ABBANDONATI, RICERCA-MOSTRA ASL CASERTA 2
Data: Venerdì, 28 maggio @ 18:22:14 CEST
Argomento: Sanità




Il triste fenomeno dei neonati abbandonati riempie ancora oggi, all' inizio del terzo millennio, le cronache del nostro Paese. Il fenomeno, seppure così attuale, per fortuna ha oggi una portata limitata rispetto al passato, anche se l' impatto sulla pubblica opinione delle notizie di bambini lasciati al freddo ed alle intemperie, è sempre emotivamente molto forte. Nei secoli scorsi la piaga dell' infanzia abbandonata aveva connotazioni numeriche ed una portata talmente forti da costituire un fenomeno sociale a dir poco sconvolgente. Il tema dell' abbandono viene affrontato dalla Soprintendenza Archivistica per la Campania che inaugura domani ad Aversa, nell' ambito della VI Settimana della Cultura, una mostra documentaria, fotografica ed iconografica dal titolo: Una culla nell' ombra. L' infanzia abbandonata nei documenti dell' archivio dell' ex Real Casa Santa dell' Annunziata di Aversa. La mostra è preceduta da un convegno realizzato dall' associazione AversaDonna. I documenti esposti nella mostra - curata da Maria Antonietta Taglialatela con Stefania d' Aquino di Caramanico e Angela Spinelli - tracciano la storia dell' Annunziata di Aversa, della quale nel corso dei secoli si è persa la memoria. L' evento è stato l' occasione per recuperare l' archivio, conservato in sedi diverse e in special modo il fondo 'infanti illegittimi', su cui è incentrata tutta la manifestazione, che è stato ritrovato presso la ASL Caserta2, grazie alla tenacia dei funzionari della Soprintendenza. Altri documenti sono stati trovati nell' archivio storico del Comune, nella Chiesa, nell' Archivio di Stato di Caserta e nell' archivio dell' ex Real Casa Santa dell' Annunziata. L' esposizione - sono stati raccolti complessivamente una sessantina di 'pezzi' - abbraccia cinque secoli di storia. Il documento più antico è una pergamena della regina Giovanna II del 1418. Dai documenti traspare in tutta la sua drammaticità il fenomeno dell' abbandono dei neonati. Un dato è in tal senso emblematico: nel solo anno 1828 e nella sola Casa dell' Annunziata di Aversa furono abbandonati 41 bambini. Di particolare interesse per la sua drammatica attualità è il termine gettatello, che ricorre più volte nei documenti esposti e che veniva utilizzato per indicare un bambino abbandonato, come si legge nell' atto del notaio Salvatore de Marco di Aversa del 1479 e che si ritrova anche in documenti dei secoli successivi. Tra gli oggetti in mostra l' ultimo torno o ruota (sec. XIX) in cui venivano solitamente lasciati i bambini abbandonati, coperti da pochi stracci. Il torno è stato recuperato e custodito dall' ultima 'figlia dell' Annunziatà che prima di lasciare la Casa Santa lo portò con sé e oggi lo restituisce alla città di Aversa. Altre volte le madri lasciavano degli oggetti - la metà di un' immagine sacra, una medaglietta o un piccolo crocifisso - che sarebbero risultati utili per un riconoscimento futuro. In uno dei documenti esposti nella mostra si legge, ad esempio, che un bambino appena nato, avvolto in panni bianchi, "porta per segni una borsetta di seta di colore celeste". Circostanza che fa pensare ad un abbandono per motivi di povertà e ad una madre che lascia un segno di riconoscimento nella speranza di potersi ricongiungere, un giorno, al suo bambino. Tra le carte in mostra anche la circolare del 12 febbraio 1881 dell' Amministrazione Provinciale di Terra di Lavoro, con la quale viene dichiarato che la Casa Santa dell' Annunziata di Aversa ha abolito "la ruota o il torno" e che verrà adottato il sistema della presentazione dei bambini in un apposito ufficio. In occasione della mostra la presidente dell' Associazione AversaDonna, Nunzia Orabona presenterà il progetto del restauro della 'Buca', l' antica Ruota, per ricordare "soprattutto ai giovani uno strumento che garantiva la sopravvivenza ai figli della miseria, illegittimi e comunque non accettati da una società discriminante e settaria, che ha sempre demandato alla pietas religiosa la soluzione dei problemi di coscienza". Al convegno interverranno, tra gli altri, il sindaco di Aversa Domenico Ciaramella, l' on. Paolo Santulli, il senatore Pasquale Giuliano e la psicologa Rita Parsi. Presiede e coordina il Soprintendente Archivistico per la Campania, Maria Rosaria de Divitiis.





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