CASTELVOLTURNO (CASERTA): GHANESE DAVANTI AL GIP. VIOLENZA SESSUALE SU 12enne
Data: Lunedì, 11 novembre @ 12:42:57 CET
Argomento: Giudiziaria


Santa Maria Capua Vetere, 11 Novembre 2013 (Casertasette) - Convalidato oggi, dal gip Nicoletta Campanaro del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, l’arresto di Solomon Lanquaye, il 38enne ghanese accusato di violenza sessuale su una dodicenne connazionale rimasta incinta ed arrestato venerdì scorso a Castelvolturno, dagli agenti di polizia del locale commissariato. L'uomo si è difeso dicendo che la ragazzina gli aveva raccontato di avere 18 anni e che non era una relazione nascosta. Ma alcune discrasie hanno convinto il gip anche ad emettere una ordinanza cautelare in carcere dopo la convalida

La storia

A 12 anni viene violentata per cinque mesi da un uomo di colore sotto i quarant’anni, che la mette incinta. Quando scopre di aspettare un bambino, la disperazione è più forte di lei. Tenta il suicidio ingerendo della candeggina che, fortunatamente, non riesce e provocarle danni seri. È la storia di orrore e terrore che ha visto protagonista una ragazzina ghanese di 12 anni, vittima di un pedofilo connazionale di 38 anni, arresto dalla polizia venerdi scorso. Teatro dell’agghiacciante storia di violenza è una zona della Domiziana, nel comune di Castelvolturno, la striscia di trenta chilometri dove da anni si consumano storie di droga, prostituzione, rapine, omicidi commessi da cosche camorristiche e dove è stato scoperto persino un clan di nigeriani accusati per la prima volta di associazione mafiosa. Ma in quella zona, appena cinque anni fa, c’è stata anche una strage, quella dei sei ghanesi uccisi dal gruppo di fuoco del superkiller bidognettiano Giuseppe Setola, commessa nel 2008 e a seguito della quale insorse la comunità dei coloured con cortei e proteste contro la violenza. Oggi è quella comunità sotto choc per quanto accaduto alla bambina ghanese ad opera di un loro connazionale trentottenne arrestato dalla polizia: si tratta di Solomon Lanquaye, venditore nella zona domizia. Gli abusi, secondo il fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sono durati circa cinque mesi, fin quando la ragazzina ha capito di aspettare un bimbo: da qui il tentato suicidio per la vergogna e la paura di affrontare la situazione e poi il ricovero d'urgenza appena la madre si è accorta di quello che stava per accadere. Le indagini sono partite subito dopo il ricovero, venerdì nel primo pomeriggio, quando sono intervenuti nell’abitazione della piccola gli agenti del commissariato di Polizia di Castelvolturno diretto dal vicequestore Carmela D’Amore e i medici del 118. Cinque mesi di silenzio della piccola che per tutto questo tempo, forse anche impaurita e minacciata, ha subìto un durissimo calvario senza rendersi conto di quello che stava realmente accadendo. La dodicenne, nata in Italia e residente a Castelvolturno con la madre e il patrigno - entrambi regolari – subito dopo l’intervento dei medici e della polizia è stata ricoverata all’ospedale Santobono di Napoli. Ad accertare la gravidanza è stata una struttura sanitaria della provincia di Caserta, poi il trasferimento nel nosocomio napoletano per una serie di accertamenti. Nel frattempo è riuscita, anche con l’assistenza di una psicologa che ha aiutato la vittima nei momenti più difficili della sua testimonianza, a raccontare tra lacrime e singhiozzi quello che ha subìto per tutto questo tempo. Non è dato sapere se qualcuno (tra insegnanti, amici o familiari) avesse mai notato la minorenne triste ed abbattuta in questi cinque mesi. La polizia, basandosi anche sulla denuncia presentata dal patrigno della minore, ha accertato che l'uomo avrebbe incontrato la dodicenne fuori da un istituto scolastico di Castelvolturno, fingendo di avere 24 anni; l'avrebbe inoltre corteggiata assiduamente riuscendo poi a portarla nella sua abitazione, dove l'avrebbe violentata. Episodio probabilmente ripetuto più volte: i dettagli intimi di questa triste storia è difficile che potranno essere espressi del tutto dalla piccola vittima, ma l’assistenza di alcune esperte un’associazione antiviolenza e una equipe medica riuscirà probabilmente a dare di nuovo luce nello sguardo della ragazzina. L’accusa per Lanquaye è violenza sessuale su minore: è detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere in attesa della convalida che probabilmente. Si sta accertando anche l’ipotesi di minacce nei confronti della ragazzina per intimarla a non rivelare della violenza subìta.

Follow Casertasette on Twitter

Parole correlate: Casertasette Caserta Sette Caserta cronaca Campania Napoli Benevento Avellino Salerno libero processi imputato arresto giustizia attualità crimine turismo ambiente spettacoli notizie news internet novità camorra reggia giornali quotidiani tv emittenti giornalisti giornalistici economia agricoltura radio televisione web stampa rassegna





Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=21042