CASERTA, NO AD ANTENNA VODAFONE E TRE: SI ANDRA' DAVANTI A CONSIGLIO DI STATO
Data: Venerdì, 28 maggio @ 09:57:08 CEST
Argomento: Ambiente




Il Tribunale Amministrativo della Campania, con due decisioni, depositate stamane, ha disconosciuto e dichiarato illegittimo il diniego alla installazione di due ulteriori strutture per le coperture telefoniche a mezzo di cellulari, diniego opposto dal Sindaco di Caserta e giustificato dal non essere ancora in possesso uno studio sull’elettrosmog e relative compatibilità affidato alla Facoltà di Scienze Ambientali della II Università di Caserta. Questa città è già stracolma di antenne varie, per esigenze civili e militari, e non vuole subìre ancora onde elettromagnetiche dai dubbi benefici per cui si era resa necessaria un monitoraggio e una verifica di convalidazione tecnica a mezzo di questa struttura universitaria. Di qui il "blocco" su di una pratica edilizia tesa alla realizzazione delle stazioni, di qui il contenzioso attivato da queste Società e definito, nel giro di un mese, per la urgenza del caso, dalla I Sezione del TAR Campania ( Pres. Coraggio, Est. Passarelli). Il Tribunale ha dato ragione a questi due operatori. La vicenda si trascinerà anche dinanzi al Consiglio di Stato e al riguardo il prof.Avv. Ciro Centore che assiste l’Amministrazione comunale ha dichiarato quanto segue ....." è pronto ad affrontare dinanzi al Consiglio di Stato questa vicenda e a farla riesaminare in rapporto a tutte le sentenze già intervenute nel settore dell’elettrosmog. Tra l’altro la Vodafone Omnitel e l’H3G /Tim non godono, nell’attuale legislazione, di alcuna posizione privilegiata nella installazione di antenne o di strutture per le utenze da cellulari perché, difatti, viene ad essere sempre l’Amministrazione comunale il soggetto responsabile della comunità e dei danni che ne può ricevere, di carattere generale, da queste onde che ci avvolgono sempre più. Il Consiglio di Stato ha precisato, anche recentissimamente, con sentenza 673 dello scorso anno, che i Sindaci non possono escludere l’intero territorio da queste antenne , in rapporto ai particolari insediamenti e che possono assumere le misure di minimizzazione per la esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, per cui se sul piano edilizio era impropria la sospensione dei lavori degli impianti, sul piano di detta misura di minimizzazione è stata di grande rilevanza il chiedere all’Università la verifica degli standards di compatibilità.





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