Santa Maria Capua Vetere, 8 novembre 2013 (Casertasette) - Ai prossimi processi che lo riguardano fissati lunedì 18 e 21 novembre prossimi davanti ai giudici di Santa Maria Capua Vetere, si presenterà come imputato non detenuto: da ieri, l’ex sottosegretario e deputato del Pdl Nicola Cosentino, è un uomo libero. Lo ha deciso il collegio giudicante presieduto da Orazio Rossi davanti nell’ambito del processo fissato proprio ieri e noto come «Il Principe e la Scheda Ballerina». Udienza slittata a causa dell’astensione degli avvocati del foro, in corso fino al 12 novembre ed alla quale i detenuti - per la prima volta in questo processo - hanno dato il consenso. L’accusa per Cosentino, in questo caso, riguarda il reato di reimpiego di capitali illeciti aggravati dall'aver agevolato il clan dei Casalesi. Ovvero il tentativo da parte della cosca di riciclare denaro attraverso la costruzione nel del centro commerciale Il Principe e sui brogli elettorali avvenuti a Casal di Principe in occasione delle elezioni amministrative del 2010. Ma ci sono altri due processi dove l’ex viceministro risulta come imputato: quello sui rifiuti, conosciuto come Eco 4 (dove è accusato di concorso esterno in associazione camorristica) e un altro fissato a Roma conosciuto come P3 dove l'ex deputato è accusato di diffamazione e violenza privata nei confronti del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Il processo slittato ieri mattina e che ha visto poi la riunione in camera di consiglio del collegio per annullare gli arresti domiciliari, è la parte riguardante il giudizio ordinario dell’inchiesta. Il mese scorso, invece, si è concluso davanti al gup di Napoli la tranche con rito abbreviato (24 condanne e 15 assoluzioni tra camorristi e colletti bianchi) dove sono stati coinvolti anche funzionari dell’Unicredit. Fu proprio questo gruppo bancario a far ottenere un finanziamento di 5 milioni e mezzo di euro (con conseguente apertura della fideiussione del Monte dei Paschi di Siena) alla società Vian per costruire il centro Il Principe, tramite alcuni dirigenti bancari operanti tra Salerno, Bari e Roma. L'ex deputato, dalla sua casa di via Tescione a Caserta dove ha scontato le ultime due settimane di domiciliari, non ha voluto rilasciare dichiarazioni; per lui ha parlato l'amico e senatore del Pdl Vincenzo D'Anna. «Nicola Cosentino è molto contento ma vuole passare queste ore nella riservatezza e nella pace della famiglia».Era il 15 marzo quando Nicola Cosentino entrò nel carcere di Secondigliano mentre a Roma si riuniva il Parlamento per la prima volta senza di lui dopo 17 anni. Per due volte, grazie al voto favorevole della Camera dei Deputati, Cosentino era riuscito a evitare l'esecuzione delle due ordinanze d'arresto a suo carico. Di qui un rimpallo giudiziario tra Dda e la difesa, fatta di decine di ricorsi e istanze. Il 22 giugno scorso, lo stesso giudice Rossi concesse i domiciliari all'ex deputato che però restò in carcere in virtù della prima ordinanza per il reato di concorso esterno. Intanto a Cassazione il 27 giugno ha annullato con rinvio la decisione del Riesame di Napoli ritenendo che i giudici partenopei non avessero tenuto conto della dismissione dalla cariche politiche. Sulla base di tale decisione, il 26 luglio il collegio di tribunale del processo Eco4 presieduto da Giampaolo Guglielmo revocò l'ordinanza disponendo la scarcerazione di Cosentino. L'ex deputato andò così a scontare i domiciliari in una villa di Sesto Campano (Isernia) e poi a Caserta.
Parole correlate: Casertasette Caserta Sette Caserta cronaca Campania Napoli Benevento Avellino Salerno attualità crimine turismo ambiente spettacoli notizie news internet novità camorra reggia giornali quotidiani tv emittenti giornalisti giornalistici economia agricoltura radio televisione web stampa rassegna