FALSI INCIDENTI STRADALI:RESTA AI DOMICILIARI IL PRIMARIO DI RADIOLOGIA BELFIORE
Data: Lunedì, 23 luglio @ 14:54:55 CEST
Argomento: Medicina


Santa Maria Capua Vetere (Caserta), 23 luglio 2012 – (Casertasette) – Il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Antonio Baldassarre ha confermato gli arresti domiciliari per il primario del reparto di radiologia dell’Ospedale civile di Caserta Giuseppe Belfiore, nel cui Centro radiologico Massa, ubicato a Casagiove e intestato alla moglie, venivano indirizzate – secondo l’accusa - le vittime dei falsi incidenti. Il lungo interrogatorio di Belfiore reso al giudice – che ha confermato la misura per altri 25 indagati, liberando solo tre persone e modificando la posizione solo per altri 16 – non ha sortito effetti. L’inchiesta è quella dei circa 300 incidenti stradali ritenuti fasulli scoperti nell’ambito di un’indagine dei carabinieri che ha coinvolto, nei giorni scorsi un’organizzazione composta da medici, avvocati, cancellieri e consulenti assicurativi infedeli, vittime e testimoni falsi che inventava falsi sinistri o ne amplificava le conseguenze in modo da ottenere dalle compagnie assicurative risarcimenti non dovuti. Il primario di radiologia, Belfiore non ha convinto, il giudice: «Ha insistito a lungo sulla sua indubbia professionalità e competenza scientifica – scrive il giudice ma ciò lo ha forse portato fuori strada nell’affrontare l’affrontare i temi di rilievo penale che più direttamente lo riguardano – e che ha sdegnosamente negato – anche a fronte di contestazioni puntuali e di elementi investigativi, fattuali e logici, inoppugnabili. L’interrogatorio quanto mai serrato a cui si è sottoposto non ha addotto alcun elemento di novità effettivo anche perché i dati documentali esibiti paiono sostanzialmente neutri rispetto i fatti di causa. La tesi del complotto contro il centro Massa non pare credibile e non si attaglia alle risultanze di indagine; la descrizione del suo ruolo defilato nella gestione del centro e all'oscuro di tutto non è assolutamente credibile e, pur a fronte della ostentata irremovibilità dalle sue posizioni, è apparso che anche lo stesso Belfiore ne fosse poco convinto, perché se realmente egli fosse stato estraneo alle vicende del centro radiologico intestato alla moglie, il suo atteggiamento sarebbe dovuto essere sin da principio radicalmente diverso, come ha finito per ammettere anche lui alla fine del suo esame. A fronte di ciò pare francamente poco praticabile ogni modificazione cautelare, che invero non è stata nemmeno richiesta dalla difesa. Il quadro indiziario a suo carico, invero, è risultato ampiamente aggravato non solo dalle nuove dichiarazioni di un collaborante dell’inchiesta, che lo hanno nuovamente chiamato in causa, ma anche da quelle di altri due coinadagati che hanno riferito di espliciti colloqui con il professor Belfiore sul conto del centro radiologico Massa».

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