NAUFRAGIO COSTA CONCORDIA: SALVO PER MIRACOLO ANCHE PIANISTA DI CASERTA
Data: Domenica, 15 gennaio @ 19:04:11 CET
Argomento: Cronaca


Il pianista casertano Antimo Magnotta mentre si esibisce in una delle tante performance della Costa Crociere



CASERTA, 15 GENNAIO 2012 (Casertasette) - «Sono stati attimi interminabili, ho davvero temuto di morire, mi è venuta agli occhi l'immagine della mia famiglia: per me, è come se io fossi nato oggi, di nuovo». È quanto confessa all'Adnkronos Antimo Magnotta, il pianista della nave 'Costa Concordià naufragata vicino alle coste dell'isola del Giglio, con un numero di vittime ancora imprecisato. «Sono riuscito a mettermi in salvo, in modo rocambolesco», racconta il musicista, campano di Caserta, 41 anni, sposato, padre di due figlie, sulle navi da crociera da 14 anni. «Ho messo in salvo la cosa più preziosa, la mia vita: ma ho perso quasi tutto dei miei tanti anni di lavoro e di sacrifici», lamenta. «Ero in piena attività, stavo suonando al pianoforte un pezzo di mia composizione - ricorda Magnotta - Una manovra improvvisa mi ha fatto subito capire che qualcosa non stava andando per il verso giusto, nonostante il mare fosse tranquillo e si dovesse oramai navigare senza scossoni. E invece, la nave si è improvvisamente piegata su un fianco, io sono caduto dal seggiolino dove ero seduto per suonare. Mi sono rialzato e ho sentito un fracasso incredibile: i piatti e i bicchieri della vicina sala ristorante cadevano e di rompevano in mille pezzi».
Una scena da film: aveva visto al cinema 'Titanic' o 'Il pianista sull'Oceano? «La colonna sonora del Maestro Ennio Morricone per tutti noi musicisti è un must. Ma nelle scene dei film c'è molta fantasia. Io, invece, ho visto l'altro giorno scene così realiste davvero difficili, ancora adesso, da raccontare». Magnotta suona sulle navi da 14 anni: in base alla sua esperienza si possono rilevare responsabilità, colpe, leggerezze, ritardi: nella rotta, nell'allarme, nei soccorsi? «A mio avviso, senza voler accusare nessuno - risponde - c'è stata una tempisitca eccessivamente lunga nell'informare sia l'equipaggio che i passeggeri». Spiega il pianista della 'Costa Concordia: «Ognuno di noi membri d'equipaggio risponde a dei codici di informazione. Ci sono stati assolutamente omissioni molto più che gravi». Ma anche altre volte si è passati così vicino all'isola del Giglio? «Con questo stesso comandante della nave - ricorda Antimo - siamo passati una volta, con una manovra 'extra-ordinarià rispetto alla rotta da crociera, vicino alle coste al largo di Sorrento, a discapito forse della sicurezza ma a favore della spettacolarità della manovra e della pretesa bravura del comandante della nave, per la meraviglia dei passeggeri, magari alla loro prima crociera». Cambierà qualcosa, dopo un'esperienza così forte, nella sua vita? «Sicuramente, un attaccamento alla vita ancora più forte. Io sono nato oggi, sono rinato di nuovo».

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